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gaviota argentea 14 anni, 1 mese fa.
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Un po’ mi sento sciocca a postare questa ricetta: i croxetti non li ho mica fatti io, il pesto neppure, le altre idee le ho pescate in rete sui vari siti di specialità siciliane ed adattate a quel che avevo in casa, ma dato che è piaciuta ve la segnalo.
Per 4 persone
300 g di croxetti
100 g pesto di pistacchi di Bronte
120 g panna da cucina
50 g pancetta a cubetti
12 porro
olio evo
1 cucchiaio pistacchi tritatinell’olio evo far stufare la pancetta e il porro tritato finemente, aggiungere la panna, mescolare e unire il pesto solo poco prima di saltare nella padella i croxetti lessati.
Cospargere i piatti con pistacchi tritati.buona buona 😆
la voglio fare ma non ho il pesto ma i pistacchi, se li trito con un pochino di olio andrà bene ?
grazie Gavi [smilie=011.gif]buona Ofelia, grazie
ah!, ho cercato l’estate scorsa lo stampo dei croxetti, ma costava troppo, secondo me, e l’ho lasciato lì!si Lella costano davvero tanto gli stampi 😕
@paula wrote:
buona buona 😆
la voglio fare ma non ho il pesto ma i pistacchi, se li trito con un pochino di olio andrà bene ?
grazie Gavi [smilie=011.gif]Paola, a quanto ho letto dagli ingredienti il pesto è fatto proprio di soli pistacchi ben tritati, poco sale e olio di semi, dicono che quello d’oliva coprirebbe il gusto del pistacchio.
Ho giusto un vasetto di pesto che avevo preso ad una fiera! Molto interessante, grazie Ofelia!
Ma se al posto della pancetta usassi dello speck o del prosciutto crudo? (mi piacciono di più 😉 )Grazie Gavi ho dell’olio di arachidi a casa ,domani mi fermo a comperare la crema vegetale e li preparo per la sera
grassiieee [smilie=011.gif]..ahem! Cosa sono i croxetti ❓ ❓ ❓ 😯
@totuschka wrote:
..ahem! Cosa sono i croxetti ❓ ❓ ❓ 😯
Si tratta di un formato di pasta di semola tipico della Liguria che ha origini antichissime.
Sono dei dischi di pasta, chiamati anche corzetti, su cui vengono impressi, mediante un apposito stampo in legno, dei simboli in rilievo, spesso nelle famiglie si usava uno stampo con le iniziali del nome o lo stemma del casato. Il nome potrebbe derivare dal fatto che uno dei disegni spesso ricorrenti era una croce, secondo un’altra versione deriverebbe invece da quello di un’antica moneta genovese.
vi sono tuttora artigiani che fabbricano questi stampi anche su disegno del commitente, ma, come si accennava più su, i prezzi sono piuttosto elevati.
Un’altra curiosità riguarda le probabili origini comuni di questa pasta con le orecchiette pugliesi.
In rete ho trovato un paio di foto esplicative e qui sul forum ci sono anche alcune ricette, se ben ricordo una di Susanna con i fagioli ed una mia con le fave e la rucola.
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….interessante! Mi vien difficile però immaginare quale possa essere il trait d’union fra i medesimi e le orecchiette, dato che l’uno è ricavato tramite uno stampino e l’altro, più piccolo, deve la sua forma ad un sapiente movimento del pollice sull’incavo di una mano.
Rimanendo in terra ligure, un’altra specialità che va sposata col pesto è il testarolo: di artigiani che producono ancora il “testo” ne è rimasto uno solo: tentai anni fa di farmene spedire un pezzo, che fra l’altro ha un rispettabile peso essendo in ghisa, ma senza successo.
Nel frattempo mi son procurato ad una fiera, di quelle itineranti, una padella da piadina romagnola: il venditore mi assicurò che andava bene anche per fare il testarolo, non ho avuto però ancora la possibilità di provarlo.grazie mille Ofelia! [smilie=011.gif]
@totuschka wrote:
….interessante! Mi vien difficile però immaginare quale possa essere il trait d’union fra i medesimi e le orecchiette, dato che l’uno è ricavato tramite uno stampino e l’altro, più piccolo, deve la sua forma ad un sapiente movimento del pollice sull’incavo di una mano.
il trait d’union è la comune derivazione da un tipo di pasta provenzale, i crosets in realtà più simili come aspetto e nella confezione alle orecchiette e diversi da entrambi i tipi di cui parliamo per la presenza dell’uovo nell’impasto.
Una piccola precisazione: le orecchiette non si formano nell’incavo della mano ma strisciandole sulla spianatoia ( da cui la ruvidità della cupoletta) e poi rovesciandole sul pollice e su questo non ho il minimo dubbio avendo visto compiere questo abile gesto da tantissime donne nella mia amatissima Puglia.…hai ragione: la scorsa estate li ho visti fare a mano proprio in Puglia, ma non so perchè il particolare in questione lo ricordavo diverso. 🙄
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