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Le more di gelso in questi giorni abbondano,così ho fatto qualche vasetto di conserva superando il problema del filo centrale che è alquanto fastidioso semplicemente cuocendo i frutti,lasciandoli raffreddare e poi passandoli con il passaverdure.Ho poi rimesso al fuoco il passato con la zucchero(poco perchè le more sono molto dolci)e al momento giusto,quando ha una buona consistenza ho invasato a caldo e capovolto i vasetti.
che buona, Lella! Hai usato i frutti bianchi o quelli rossi?
Da noi li chiamiamo semplicemente gelsi riservando il termine more solo ai frutti del rovo, ma penso sia un’usanza dialettale.
Quando eravamo bambini, certo lo ricorda anche Azzurra ( Serena era più giovane) in campagna i nonni avevano due grandi alberi ai lati della casa, uno con frutti bianchi ed uno rossi e ne facevamo grandi mangiate, sporcandoci, ahimè con macchie rosse indelebili i vestiti e prendendoci delle sgridate per questo.
La confettura non l’ho mai mangiata, ma da noi ci si fa il gelato.Ho usato i frutti i rossi e qualche macchia si è sparsa su una maglietta bianca:spero che la varechina possa porre rimedio!
Anche da noi si chiamano solo gelsi, mi ricordo che negli orti intorno alla casa dove abitavo una volta c’erano gelsi di tre qualità, rossi, neri e bianchi. Quanti ne ho mangiati…Ora è difficile trovare queste piante da quando non c’è più l’allevamento del baco da seta che era tipico di questa zona sino agli anni ’50/’60.
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