Ciacer di monegh (Chiacchiere delle monache)

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Questo argomento contiene 14 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da Dida Dida 17 anni, 10 mesi fa.

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  • #149552
    Dida
    Dida
    Partecipante

    Questa ricetta. tipica della cucina milanese, era preparata nei giorni di Carnevale dalla mia nonna Amelia, mamma di mia mamma, che permetteva a me e alle mie cugine di aiutarla nella preparazione. Era un momento molto divertente per noi, un po’ meno per i nostri genitori che si ritrovavano delle figlie impastate di farina e di zucchero al velo.

    Ciacer di monegh (Chiacchiere delle monache)
    Ingredienti:
    160 gr. di farina
    2 uova – 2 noci di burro – 3 o 4 cucchiaiate di Marsala secco o di grappa bianca – un pizzico di sale – olio per friggere – zucchero al velo per decorare.

    Mettere la farina sulla spianatoia, fare la fontana e mettervi il sale, il burro ammorbidito a pezzetti, le uova sbattute e il Marsala o la grappa; impastare come per una frolla, fare una palla e lasciar riposare per almeno un’ora in luogo fresco. Trascorso questo tempo tirare una sfoglia molto sottile, a mano o con la macchinetta, e ricavare delle strisce da cui si ricaveranno, con la rotella dentata, dei rettangoli di circa 10 cm. x 5 cm. Sempre usando la rotella dentata dare due tagli per il lungo al centro del rettangolo lasciando intere le due estremità. Porre sul fuoco la padella dei fritti e quando l’olio è bello caldo friggere le chiacchiere poche alla volta; scolarle appena hanno preso colore, metterle su carta da cucina e far perdere l’unto in eccesso. Posarle su un piatto da portata e spolverizzarle, se piace, con zucchero a velo.

    #163009

    nonna Ivana
    Membro

    Grazie Dida,

    faccio anch’io le sfrappole in questa forma…per l’impasto voglio provare anche la tua ricetta di famiglia!!!

    Grazie…..

    forse va nella sezione Carnevale!!!

    Ivana

    #163010

    Ciao Dida…. ho spostato questa ricetta nel settore dedicato al carnevale…

    Le Chiacchiere o “Frappe” le facciamo anche noi nel Lazio… posterò anche la mia ricetta che comunque non si discosta poi tanto dalla tua! 😀

    So che in altre regioni sono chiamate anche “Crostoli”…. qualcuno sa se esistono altri modi per identificare questa squisita tentazione carnevalesca???

    Grazie!!! [smilie=011.gif]

    #163011
    gabriela
    gabriela
    Partecipante

    Wikipedia alla definizione di Frappe dà queste possibilità come nomi regionali delle Chiacchiere di Carnevale ma non specifica le regioni in cui vengono usati:
    bugie, cenci, chiacchiere, cròstoli, galàni, lasagne, lattughe, pampuglie, rosoni o sfrappole.

    #163012

    @gabriela wrote:

    Wikipedia alla definizione di Frappe dà queste possibilità come nomi regionali delle Chiacchiere di Carnevale ma non specifica le regioni in cui vengono usati:
    bugie, cenci, chiacchiere, cròstoli, galàni, lasagne, lattughe, pampuglie, rosoni o sfrappole.

    Grazie Gabri!!!! [smilie=011.gif]

    #163013

    nonna Ivana
    Membro

    Ciao Gabri.

    da noi si chiamano : al sfràpel le sfrappole, non so di altri.
    Per rose qui intendiamo una pasta all’uovo spalmata di zucchero e buccia grattugiata di limone, arrotolata e tagliata a tagliatelle, ma non srotolate, quindi fritte…sono un po’ pesantucce, io non le ho mai fatte, ma le zie antiche le facevano!

    Una mia amica di Venezia mi sta proprio dicendo ora che là si chimano “Galani”.

    Inserisco foto vecchia: sfrappole fatte da mia cognata


    Cioa

    Ivana

    #163014

    @nonna Ivana wrote:

    Per rose qui intendiamo una pasta all’uovo spalmata di zucchero e buccia grattugiata di limone, arrotolata e tagliata a tagliatelle, ma non srotolate, quindi fritte…sono un po’ pesantucce, io non le ho mai fatte, ma le zie antiche le facevano!

    Ivana

    Cara Ivana… mi hai fatto venire in mente un altro dolce tipico della nostra incredibile penisola…

    …le cartellate… metto una fotografia trovata sul sito http://www.brindisiweb.com

    non conosco bene la ricetta ma se non ricordo male una volta pronte si cospargono con miele….

    Chi ha la ricetta??? [smilie=011.gif]

    #163015
    paula
    paula
    Partecipante

    Susi se lo sapevo….. le fa la mia vicina di casa sono ottime me le ha regalate per natale si ci si mette il miele ma loro usano il mosto cotto o qualcosa di simile adesso non ricordo,a me le a portate con il vasetto di miele,io le ho mangiate senza sono molto buone,se nessuno le conosce provo a telefonare alla Sig.Rosa per avere la ricetta

    #163016

    Brava Paola… ottima idea….

    In effetti più che un dolce tipico del carnevale dovrebbe essere legato alle festività natalizie!!!

    Grazie! [smilie=011.gif]

    #163017
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    @susanna wrote:

    Brava Paola… ottima idea….

    In effetti più che un dolce tipico del carnevale dovrebbe essere legato alle festività natalizie!!!

    Grazie! [smilie=011.gif]

    In effetti sono dolci pugliesi tipici del periodo natalizio e la loro forma più che ispirata alle rose vuole ricordare, secondo la tradizione le fasce del Bambino Gesù, quelle lunghe strisce in cui si arrotolavano i neonati di un tempo.
    Più che cosparse di miele andrebbero immerse in una pentola con vincotto o cotto di fichi, praticamente devono grondare liquido appiccicoso (:lol: 😆 )
    Se volete cerco la ricetta e ve la posto.

    #163018
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    Quanto ai nomi delle frappe, frappole, chiacchiere, bugie ecc…a Venezia “galani” a Padova “crostoli” a Verona “sossole” di più non ricordo.

    #163019

    nonna Ivana
    Membro

    Ragazze, solo adesso

    posso entrare, ma che succede, sono io?
    Per le cartellate, mi sembrano all’incirca come le rose che intendiamo noi…poi c’è la saba..
    però solo martedì mattina riesco ad avere le notizie dalle mie compagne di mercato…ormai non facciamo più il mercato, ci rintaniamo in una saletta di un bar e io ho sempre il mio blocco e la penna che scrive a gogo…

    A rapporto martedì su tutto quello che succede qui per carnevale!!!

    Spero che non salti il sito!

    Ivana

    #163020

    Chiaretta
    Membro

    Mi piacciono un sacco le ricette della tradizione milanese di Dida!!

    Ah Dida, ho provato a fare le pulpet di verz con la tua ricetta, slurp!! Grassie!!

    #163021
    Dida
    Dida
    Partecipante

    Prego cara, sono contenta che ti piacciano le ricette milanesi. Ne ho tantissime sia di famiglia sia ricercate in vecchissimi libri o da amici. Pian piano le metterò. Stai attenta al ginocchio, mi raccomando 😆

    #163022
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    @nonna Ivana wrote:

    Per le cartellate, mi sembrano all’incirca come le rose che intendiamo noi…poi c’è la saba..

    Ivana

    Ivana, tu dici che le rose emiliane sono di pasta all’uovo, mentre le cartellate non lo sono, la cucina pugliese è di fondo povera e legata molto ai prodotti del territorio.
    Questa è l’antica ricetta di terra di Bari, già riportata in un librino del 1700 delle monache di S.Scolastica. Nel restante territorio pugliese le ricette variano un po’.

    1 kg farina 00
    200 g vino bianco secco
    100 g olio evo
    olio per friggere
    1 kg di vincotto o di cotto di fichi
    cannella e chiodi di garofano in polvre

    Impastare la farina con l’olio ed il vino ( se l’intriso è troppo duro aggiungere un po’ di acqua tiepida) fino ad ottenere una pasta liscia e vellutata.
    Spianare la pasta assai sottile e ricavarne, con la rotella smerlata, delle strisce larghe circa 4 cm e lunghe circa 30 cm, piegarle in due per tutta la lunghezza e pizzicarle ad intervalli di 3 cm, in modo da unire la pasta,quindi arrotolare la striscia a corolla di circa 68 cm di diametro.
    Mettere le cartellate su un panno ad asciugare in luogo asciutto per 68 ore, quindi frigggerle facendole solo colorare, scolarle con una schiumarola rovesciate e metterle a colare, poche alla volta su un piatto a perdere l’olio.
    Far scaldare il vincotto in una pentola e calarvi le cartellate poche per volta per alcuni minuti. Estrarle con la schiumarola e metterle su un piatto da portata, spolverizzare a piacere con cannella e chiodi di garofano polverizzati.

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