Amarcord degli Anni ’80

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  • #224278
    gabriela
    gabriela
    Partecipante

    Il galletto vallespluga… papparapappappappappaaaaaaa 😉

    Per ogni persona:

    1 galletto (ora ne mangerei un quarto ma allora ne facevamo sparire uno a testa senza rimorso alcuno 🙁 )
    100 gr di prosciutto cotto tritato (proprio 100 gr??? ammazza che fame 😉 )
    finferli in abbondanza (quanti? che ne so… li raccoglievo direttamente nel bosco e ce n’erano in quantità)
    Vino rosso qb (all’epoca usavo sicuramente l’Inferno valtellinese)
    Brodo di pollo qb

    Rosolare in olio e burro (ora userei pentola antiaderente e pochissimo olio) il prosciutto tritato; aggiungere e rosolare anche i galletti, rigirandoli più volte. Coprire con il vino e lasciar cuocere a fuoco bassissimo; all’occorrenza aggiungere brodo.
    Dopo una mezz’ora unire i finferli precedentemente puliti e tagliati a tocchetti.
    Terminare la cottura e servire con polenta, purè di patate o riso pilaf (o affini).

    #224279

    @gabriela wrote:

    Il galletto vallespluga… papparapappappappappaaaaaaa ;)(….)

    Qui volevo andare a parare!!!! Al papparappaà!!!! 😆 😆 😆 😆 😆

    #224280


    Una bomba calorica negli anni ’80 non poteva mancare!!! Fu un vero tormentone!!
    Però…. Buono!!!!

    Irish Coffee (per 4 persone)

    4 tazzine di caffè (qui c’è da fare una postilla… la ricetta originale recita “caffè ristretto” tuttavia considerato il fatto che in Irlanda il caffè è molto lungo basterà fare una normale tazzina di caffè all’italiana non ristretto)
    8 cucchiai di Irish Whiskey
    8 cucchiaini di zucchero di canna
    1/4 di litro di panna fresca

    Shakerare il caffè, il whisky e lo zucchero molto a lungo per far sì che lo zucchero si sciolga completamente.

    Quindi dividere il composto in 4 bicchieri (il bicchiere giusto dovrebbe essere lungo e con un manico tipo tazza), montare leggermente la panna (che dovrà essere abbastanza gonfia ma non montata a neve) e distribuirla delicatamente nei 4 bicchieri facendo in modo che rimanga a galla.

    Il risultato dovrebbe essere questo:

    Immagine presa in rete:
    http://www.bloggle.com/2008/03/how-to-make-the-perfect-irish-coffee/” onclick=”window.open(this.href);return false;

    #224281
    gabriela
    gabriela
    Partecipante

    E direttamente derivante dal tormentone dell’Irish Coffee… un altro tormentone: lo zucchero di canna che qui trovavi solo nella drogheria specializzatissima in esoticità strane, ovviamente venduto a peso d’oro! 😉

    #224282

    Vero Gabri… erano le prime apparizioni dello zucchero di canna… ma dal canto mio avevo la fortuna di vivere a Roma e di avere a disposizione quella risorsa infinita che è Castroni!!!

    Quando ero piccola mia madre diceva… “Spero che tu da grande ti sposi un figlio di Catroni”…. perchè amavo in maniera patologica il reparto cioccolatini… 😆 😆 😆 😆 😆

    #224283
    gabriela
    gabriela
    Partecipante

    @susanna wrote:

    “Spero che tu da grande ti sposi un figlio di Castroni”

    Ne è avanzato qualcuno libero? [smilie=whistling.gif]

    #224284
    Dida
    Dida
    Partecipante

    Questo è stato uno dei piatti che facevo di più sulla fine di quegli anni quando iniziava la mania della cucina messicana.

    CHILI CON CARNE
    Ingredienti:
    polpa di manzo gr. 500
    pomodori maturi gr. 500
    fagioli rossi o neri, secchi gr. 300
    2 cipolle – 2 spicchi d’aglio – una cucchiaiata di peperoncino rosso in polvere – due peperoncini freschi – origano – brodo vegetale – olio di mais – sale.
    La sera prima mettete i fagioli a bagno in acqua con un pizzico di bicarbonato. Il giorno dopo tagliate a piccoli dadi la carne e fateli rosolare velocemente, a fuoco vivace, in tre o quattro cucchiaiate di olio. Aggiungetevi le cipolle e l’aglio, mondati, lavati e tritati finemente, e lasciate cuocere il tutto per 10 minuti. A questo punto unite i fagioli scolati e i pomodori, lavati e tagliati a grossi pezzi; aggiungete anche i peperoncini, puliti, privati dei semi e tagliati a rondelle, il peperoncino in polvere, un pizzico di origano, sale q.b. e mescolate facendo insaporire bene il tutto. Coprite con brodo bollente e lasciate cuocere a fuoco moderato, con coperchio, finché la carne e i fagioli saranno teneri, quasi sfatti, aggiungendo, se necessario, altro brodo ben caldo. Deve risultare un piatto denso, ma non troppo.
    Il chili di carne va servito ben caldo accompagnandolo con una polenta di mais.

    #224285
    Dida
    Dida
    Partecipante

    Aggiungo anche la mia ricetta, collaudatissima, di Soufflé che ho fatto per la prima volta all’età di 12 anni (1959) insieme alla mia amica Vittoria: era la nostra prima ricetta da sole e volevamo esagerare [smilie=007.gif] Ci era venuto benissimo e ce lo siamo mangiate noi due sole per merenda.

    Soffiato di formaggio
    Ingredienti: dose per 4 persone
    burro gr. 25
    farina bianca gr. 25
    parmigiano reggiano grattugiato gr. 75
    due cucchiaiate di gruviera a pezzetti o di prosciutto cotto – 2 uova freschissime – un quarto di litro di latte – pane grattugiato – un pezzetto di burro – noce moscata – sale – pepe.
    In una casseruolina sciogliere il burro poi tostarvi la farina e quindi versarvi il latte bollente, mescolando bene per ottenere una crema soda; salare, pepare, aggiungere una grattatine di noce moscata e cuocere per una decina di minuti mescolando e badando che la crema non si attacchi. Togliere dal fuoco, amalgamarvi il parmigiano e il gruviera (o il prosciutto) e far intiepidire. A questo punto aggiungere i tuorli, uno alla volta, non mettendo il secondo se il primo non è ben incorporato, e da ultimo gli albumi montati in neve ben soda, mescolando dal basso verso l’alto. Imburrare e coprire di pane grattugiato uno stampo da soffiato, versarvi il composto delicatamente, cospargerlo con pochissimo pane grattugiato e con qualche fiocchetto di burro poi passare in forno caldo a 180° per 40 minuti senza mai aprire lo sportello del forno. Servire immediatamente.

    Vogliamo mettere anche un dolce che in quegli anni mi ossessionava? Ogni padrona di casa lo faceva come dessert e io non amo il mascarpone.

    Crema di mascarpone
    Ingredienti:
    mascarpone gr. 500
    zucchero al velo gr. 150
    4 uova freschissime

    Separare i tuorli dagli albumi mettendoli in due ciotole differenti. Aggiungere ai tuorli lo zucchero e montarli sino a quando diventato giallo chiarissimo. Sbattere il mascarpone con una frusta, poi unirlo ai tuorli. Montare gli albumi in neve fermissima e amalgamarlo alla crema ottenuta con un movimento dall’alto verso il basso, molto delicatamente per non smontarli. Tenere in frigorifero coperto con pellicola sino al momento di usare la crema.

    #224286
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    Ecco l’irish coffee era una delle poche cose che facevo anch’io in quegli anni di quasi latitanza dalla cucina. Da qualche parte devo avere pure gli appositi bicchieri. E il bello è che a me il caffè piace solo in purezza!

    Ricordo anche i famosi galletti amburghesi, erano la passione di mio figlio.

    Come contributo a questo revival voglio ricordare due “maestre” di cucina dell’epoca. Ve le ricordate Lisa Biondi e Wilma De Angelis?

    Ho qui sottomano un volumetto “La vita è più leggera…” 350 ricette di cucina di Lisa Biondi.
    Prima che tutte impazzissimo per le immagini patinate di mezza forchettata di spaghetti su letto di salsa all’avocado, un quarto di vongola su rondella di lime intagliata col rigalimoni, bicchierino di mousse di topinambur con profumo di alga nori, prima di tutto ciò su questo libretto si possono leggere ricette come “babà casalingodella Pina” “sformato di fette biscottate” “tagliolini dell’Anna” “passato di verdure alla paesana” “polpettine della zia Clementina”. Il massimo dell’esotismo, almeno nel nome sembra essere l'”Orata bonne femme”
    😯 😯 chissà se era da servire come secondo dopo le penne alla puttanesca [smilie=013.gif]
    Su You tube invece ho scoperto che si possono godere le ricette della Wilma De Angelis che, facendo inorridire mio marito, prepara una frolla cacciando nell’impasto le dita abbondantemente inanellate.

    Io personalmente, le poche volte che cucinavo, continuavo imperterrita a fare lasagne al forno, pollo allo spiedo e scaloppine al limone…una noia!

    #224287
    paula
    paula
    Partecipante

    Gavi mi hai fatto ridere di prima mattina [smilie=011.gif] “al profumo di” tutto ormai è così:wink: al lavoro a volte la fantasia la fa da padrona….(per forsa)e mi chiedono cosa è ????? carne …. al profumo diiiiii 😆
    sono cresciuta con i libri di Lisa Biondi,quante volte li ho sfogliati 😆 😆 e mi ricordo che appena sposata vedevo il pomeriggio tele montecarlo dove la Wilma de Angelis cucinava,mamma quanti ricordi..avrà ragione Irene??? 😆 😆 😆

    #224288
    Dida
    Dida
    Partecipante

    Ofelia sei una forza! Mi ricordo anch’io le due signore e ho pure i loro libri di cucina. Quante volte ho preparato delle ricette tratte da quei libri! Sono stati veramente utili.

    #224289

    sivi
    Membro

    E come non ricordare IL PRANZO E’ SERVITO? 😀 Mi ricordo che lo guardavo sempre da mia nonna, davanti ad un bel piatto di spaghetti al pomodoro o pasta col ragù…quant’era buono il ragù di mia nonna!!! Mia madre era un po’contrariata perchè le dicevo sempre che quello della nonna era più buono 😆 😆 😆 e lei non capiva perchè. (probabilmente mia nonna ci metteva più carote/sedano/pomodoro)
    E poi, a proposito di nonna, mi ricordo che andavo sempre da lei per l’ultimo dell’anno, a fatica, tanta fatica, cercavo di non addormentarmi disegnando calendari dell’anno nuovo poi, a mezzanotte, brindavamo con un goccino di spumante nel quale “pucciavamo” una bella fetta di torta sbrisolona. Ma qua siamo già negli anni ’90 🙄

    #224290

    Sììì il Pranzo è Servito!!!! Ci ha tenuto compagnia a quei tempi… era un modo di fare TV molto semplice ma forse un po’ lo rimpiango!!! 😉 😉 😉

    #224291

    Bonifacio
    Membro

    belle ricette, tutte; io mi ricordo i gelati algida, i cornetti, i mitici ghiaccioli e le granite.

    #224292
    gabriela
    gabriela
    Partecipante

    Ecco perchè allora annegavo quintali di riso soffiato nel cioccolato fuso nella vana speranza di raggiungere la sublime perfezione dei ciocorì della mia infanzia: per non farlo volare viaaaaaaaaaaaa

    😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆

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