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12 Agosto 2007 alle 21:53 #150904
oggi ho voluto fare una visita in campagna:
Desideravo vedere, salutare i miei Biondi Charolais, che man mano stanno consumando i loro ultimi giorni nello stallone da mia sorella.
Ma stavolta erano un pochino agitati, non mi hanno accolto con la gentilezza della volta scorsa, quando offrirono il loro bel muso pacato e curioso.
Mi sono quindi avviata per la verde carreggiata che porta ai filari di vite.
Il mio Lambrusco e l’ Albana: due tipici vini emiliano-romagnoli, antichissimi.
Del Lambrusco vi ho già parlato tempo fa; vedo che oggi i suoi grappoli sono belli sviluppati, con acini che stanno acquistando colore, sembrano sani e non sofferenti della lunga siccità che abbiamo nella nostra zona. E si spera anche nella clemenza del tempo da adesso al periodo della vendemmia, il prossimo mese.
Ma la bionda dorata Albana era già trasparente nel controluce del tardo pomeriggio..mi ha invogliato a spiccarne alcuni grappoli.
E’ un’ uva saporita, ma sul dolce, ha veramente il colore dell’oro, e la preferisco alle solite, quasi insipide, uve da tavola, dagli acini duri.
Albana era già conosciuta dai Romani, e di Galla Placidia si dice che la gustasse con piacere e la volesse bere da boccali d’oro, tanto ne apprezzava la dolcezza.
E’ una vite che troviamo a partire dai colli bolognesi, poi verso la Bassa della provincia, e per tutta la fascia che copre l’intera Romagna.
Nelle nostre campagne si trova abbastanza di frequente, ma per la non appartenza alla zona tipica del vitigno non viene conferito alle cantine per la produzione dell’Albana DOC o DOCG, ma per costituire la percentuale di altri vini bianchi.
Naturalmente a me va bene lo stesso, mi mangio l’uva proprio con un gusto immenso, e il vino magari me lo vado ad acquistare presso una fidata cantina romagnola!
A seconda delle linea di raccolta si ottengono tre tipi di Albana:
Secco, Dolce e Amabile, e PassitoL’albana secca si gusta a tavola con menù a base di pesce in generale, di crostacei e zuppe, ma anche con minestre in brodo e creme.
L’albana dolce e amabile si accompagna con la ciambella, tipico dolce emiliano-romagnolo, con la pasticceria da forno e con le crostate di frutta.
L’albana passita, che si ottiene da uve tardive lasciate ad essiccare sui graticci, è considerato vino da meditazione. Si accompagna con la pasticceria secca, la frutta secca e tostata, formaggi particolari.
I riconoscimenti sono stati ottenuti: DOC nel 1967 e DOCG nel 1987 -
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