E’ una vecchissima ricetta data a mia mamma tanti anni fa da un focacciaro di Recco.
L’importante è il formaggio, una formaggella morbida che da noi non si trova ma che può essere egregiamente sostituira con la crescenza. Io ne uso una allo yogurt oppure una tipo squaccherone.
Ingredienti:
– 500 gr. di farina bianca 00
– 250 gr. di acqua circa
– 50 gr. di olio extravergine di oliva
– 5 gr. di sale fino
– 900 gr. di crescenza o stracchino
– 4 cucchiaiate di latte se serve
– olio extravergine di oliva per la teglia
Impastare velocemente i primi 4 ingredienti ottenendo un impasto morbido; fare riposare coperti per 10-15 minuti in luogo tiepido.
Fare la crescenza a pezzetti grossi come una noce (se fosse troppo dura lavorarla con poco latte).
Stendere la pasta con il matterello facendola il più sottile possibile, formando due rettangoli o due cerchi e coprendo con il primo una teglia (la grandezza dipende da quanto sottile la si stende) ben unta di olio.
Mettervi sopra la crescenza lasciando liberi i bordi, coprire con il secondo rettangolo o cerchio e sigillare bene; spennellare con olio e strappare con le mani la pasta in più punti in superficie (i fori devono risultare ben evidenti).
Infornare a 220 gradi per 15-20 minuti: la pasta deve risultare dorata.
La cosa più importante è fare la pasta sottilissima, più è sottile meglio è. Ricordarsi che la pasta non va lavorata dopo il riposo e che è importante stenderla ruotandola spesso sulla spianatoia.
A Recco la stendono ruotandola sul dorso delle mani ma bisogna avere la manualità.
Testo di Daniela Mari Griner
(Ricetta Senza Immagini)