Una torta rustica che racchiude molti buoni sapori della nostra cucina mediterranea, facile da fare e davvero succulenta.
Ingredienti per la pasta matta:
350 gr. di farina manitoba
mezzo cucchiaino da caffè di lievito disidratato
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
un pizzicotto di sale
acqua quanto basta ad ottenere un impasto liscio e gestibile
Impastare velocemente tutti gli ingredienti e lasciar riposare il luogo tiepido fino a vedere l’effetto del lievito, ma non è necessario che l’impasto raddoppi il volume.
Ingredienti per la farcia:
500 gr. di broccoletti siciliani
5 pomodorini pachino
2 o 3 filetti di acciuga
5 pomodorini secchi tritati
un pizzico di peperoncino
olio extravergine di oliva
300 gr. di ricotta di pecora
200 gr. di caciocavallo o provolone piccante
1 rosso d’uovo per lucidare la superficie
Innanzitutto cosa intendo per broccoletti siciliani, metto l’immagine perchè a volte il nome cambia da regione a regione:
In una padella capiente cuocere i broccoletti siciliani dopo averli mondati, con pochissima acqua, due cucchiai di olio extravergine, i filetti di acciuga, i pachino tagliati in quarti e i pomodorini secchi tritati. Non salare perchè le acciughe dovrebbe assolvere a questo compito, aggiungere un pizzico di peperoncino.
Lasciar cuocere a fuoco dolce fin quando il tutto non sarà ben cotto e l’acqua di vegetazione sarà completamente assorbita.
Lasciar raffreddare il composto e trasferirlo in una ciotola, unire la ricotta di pecora ed il caciocavallo in parte grattugiato in parte a tocchetti.
Foderare una tortiera (meglio se a cerniera) con una parte della pasta matta tirata con il mattarello piuttosto sottile e trasferirvi la farcia ottenuta.
Eliminare la pasta in eccesso e stendere la pasta restante per creare il coperchio della torta. Sigillare bene i bordi e spennerrale con un rosso d’uovo stemperato con un goccino di acqua.
Bucherellare un po’ la superficie e infornare a 180° in forno già caldo per 40 minuti circa.
Ecco come si presenta al termine della cottura. Dovrà essere dorata.
E questo è l’aspetto dell’interno:
Testo e immagini di Susanna Giovannini