Per questo pudding mi sono ispirata ad una vecchia ricetta di Cucina Italiana la famosa bellissima rivista, tuttavia ho stravolto la ricetta per quanto concerne gli ingredienti ma alla prova pratica ne è risultato un dolce molto ben equilibrato.
La ricetta originale prevedeva l’utilizzo di 6 tuorli per mezza dose, visto che io ho rappiato le dosi per utilizzare uno stampo da savarin non mi sembrava il caso di usare ben 12 tuorli, perchè sarebbe stato davvero troppo pesante.
E quindi ecco il risultato dopo la mia rielaborazione:
Pudding al Limone
Ingedienti:
200 gr. di pancarré al quale si sarà tolta la crosta
150 gr. di mandorle pelate
2 mandorle amare (se proprio non se ne dispone mezzo bicchierino di liquore di amaretto)
100 gr. di burro cremoso
100 gr. di fecola di patate o maizena
150 gr. di zucchero di canna chiaro
6 uova intere
1 bicchiere di latte
1 bustina di lievito vanigliato
la scorza grattugiata di un grosso limone non trattato
un pizzico di sale
burro e zucchero per lo stampo
Fragole per guarnire e servire
La prima operazione da fare è frullare le mandorle con lo zucchero di canna, piuttosto a lungo per ottenere uno sfarinato piuttosto sottile, togliere dal mixer e tenere da parte
Senza sciacquare il bicchiere del mixer introdurre il pane precedentemente ammollato nel latte e leggermente strizzato (non deve essere proprio zuppo), unire anche la scorza del limone.
A questo punto unire uno dopo l’altro tutti gli ingredienti e mixare abbastanza a lungo, all’ultimo momento aggiungere il lievito ed un pizzichino di sale fino. Mescolare con il mixer fino ad ottenere la consistenza di un ciambellone e per amalgamare bene anche il lievito.
Accendere il forno a 170° statico, imburare perfettamente uno stampo da savarin e cospargere con altro zucchero di canna (ma può andare benissimo anche lo zucchero semolato), l’importante è essere precisi altrimenti poi il pudding non si stacca bene.
Versare il composto ed infornare per circa 45 minuti.
Lasciar intiepidire e sformare su un piatto da portata. Servire con fragole condite con poco zucchero e colare lo sciroppino che si forma, sulla superficie del dolce.
Ottimo anche servito con una crema inglese.
La consistenza del pudding si presenterà quasi budinosa e molto umida all’interno, una squisitezza. Buono anche fresco servito quindi dopo averlo conservato in frigorifero.
Lo si può servire con qualsiasi composta di frutta, deve essere buonissimo anche con le pesche.
Testo e immagini di Susanna Giovannini