Ingredienti:
– 2 posteriori di tacchino, coscia con anca,
– scorza senza parte bianca di un bel limone fresco, non trattato.
– Un mazzetto di prezzemolo, con un pochino di gambo.
– 2-4 spicchi di aglio ( + o – a piacere).
– 3/4 bicchiere vino bianco secco
– farina per infarinare
– olio, dado granulare, sale, pepe.
Togliere pelle e grasso sottocutaneo ai posteriori.
Tranciare in fette di 2-3 cm le parti più in alto; verso il ginocchio vi sono molti tendini e non conviene…si utilizza per altre preparazioni.
Lavare bene e lasciare in acqua acidulata col succo del limone per una decina di minuti.
Asciugare con carta da cucina, infarinare bene, ma non eccessivamente.
Scaldare olio evo, accomodare le fette di carne con osso, rosolare prima da una parte poi dall’altra, cercando di mantenere in forma gli ossibuchi.
Sfumare con vino, poi macinare pepe nero sopra, spolverare con un cucchiaino di dado granulare classico, sale.
Aggiungere acqua calda da tenerli belli immersi, far prendere il bollore e coprire.
Cuocere per circa un’ora e mezza, scoperchiare.
Tritare al moulinette a mano l’aglio il prezzemolo e la scorza di limone, da ottenere appunto del briciolame.
Aggiungerli alla carne, mescolare delicatamente e lasciare insaporire e ridurre il sughino.
Servire con risotto, o pilaff, o anche cous cous, visto che il sugo è bello cremoso.
sempre dalla cucina della nonna
Testo e immagini di Ivana Setti