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Dida 13 anni, 9 mesi fa.
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BUSECCA (Minestra di trippe alla milanese)
Ingredienti:
Kg. 1 di foiolo
Kg. 1 di riccia o francese
gr. 50 di burro freschissimo
gr. 50 di pancetta stesa o di lardo
2 cipolle dorate di media grossezza – una grossa carota – una costa di sedano – una foglia di alloro -due o tre chiodi di garofano – qualche grano di pepe nero – – sale – pepe – brodo – 4 pomodori pelati tritati – grana padano grattugiato – pane raffermo.Raschiare la trippa con il dorso di un coltello, lavarla e asciugarla, poi tagliarla a listerelle sottili o a quadretti. In una capace pentola far sciogliere il burro con la pancetta tritata fine, poi unire le cipolle tritate finissime e la foglia di alloro; lasciar prendere colore poi aggiungere la trippa, la carota a rondelle, il sedano a fettine, i chiodi di garofano e i grani di pepe. Salare, pepare e coprire con abbondante brodo vegetale o di dado o ancora di carne e con i pelati. Far prendere il bollore, coprire la pentola e cuocere sino a quando la trippa sarà tenera: ci vorranno quattro o cinque ore. Se necessario aggiungere brodo bollente in quanto questo piatto deve risultare brodoso, come una minestra. Si servirà in piatti fondi o scodelle in cui si sarà messo del pane raffermo o secco cospargendo con abbondante grana padano grattugiato.
Vi metto una foto fatta durante la cottura.
Che voglia! Mi piace tanto la trippa. Solitamente la preparava mio papà ed era buonissima. I tuoi stessi ingredienti con l’aggiunta di un po’ di peperoncino.
Ora si è impigrito! Sono anni che non la prepara più; dovrò ricordaglielo [smilie=013.gif]
Non mi sento materialmente e moralmente capace di una simile preparazione.
Mangiavo la trippa solo quando la preparava la mia mamma, ma in tempi remoti come pure mio marito mangiava solo quella della sua mamma…la trippa delle rispettive suocere non era considerata. Son secoli che non la mangio.Quanto tempo che non le mangio! [smilie=007.gif]
La mia ricette è uguale alla tua solo che non metto il pepe sia in polvere che in grani ed i chiodi di garofano.
Brava Dida e grazie. [smilie=011.gif]
Devo farla. E’ un cibo che faccio molto raramente, e che nella mia vita ha avuto una storia strana.
Da bambina non la volevo neppure vedere. Non mi piaceva nè il gusto nè la consistenza. Poi c’erano i fagioli, i bianchi di Spagna in quella di mia mamma che io odiavo!!! Anche ora i bianchi di Spagna non sono i miei preferiti, ma riesco a gestire meglio le mie noie mentali alimentari…Poi cresciuta i gusti sono cambiati e molto. E’ ora una pietanza che mi piace, eccome!
Dicevo che devo farla per una ragione molto semplice. Non so come, Lucrezia mi ha chiesto che cosa è e che gusto ha, se è buona o no. Dal momento che i suoi gusti non sono prevedibili (mangia funghi, tartufi, aringhe affumicate… 😯 ), mi sembra un gesto carino nei suoi confronti prepararla, senza in ogni caso darle l’obbilgo di consumo.
Chissà, potrebbe anche piacerle!che buona la trippa ,mai mangiata in questo modo ma deve essere buonissima 😆
grazie [smilie=011.gif]Scusa Paola ma come la mangi solitamente?
Tizzi con pomodoro,menta e pecorino romano,se questa settimana la preparo faccio le foto
ha casa quella della mia mamma con tante verdure e i fagioli bianchi di spagna,A Milano si fa il foiolo con i fagioli o bianchi di Spagna o più semplicemente borlotti, ma si mangia asciutta. Quella che ho fatto io si mangia con il cucchiaio, è una vecchia minestra “povera” di chi non poteva permettersi neppure i fagioli.
Mi viene da dire, famiglia che vai, trippa che trovi!
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