Lo zafferano è una spezia che costa più dell’oro. Anche se non voglio dire che le cose che costano più dell’oro siano più preziose. Non voglio dire neppure che l’oro sia la cosa più preziosa del mondo. So che ci sono valori più importanti e stati dell’essere impagabili, lo so che queste cose ci sono, però io voglio parlarvi di preziosità color del sole, quindi oro e zafferano. Anzi, vi dirò di più, l’oro non mi interessa, e sfido tutti i grandi chef che lo usano per i loro piatti a controbattermi dicendo che l’oro ha un gran sapore che valorizza il piatto. Non sa di niente, è solo bello, e non è poco essere solo belli e far belli gli altri con la propria presenza. Il discorso si complica. Voglio arrivare al dunque. Dunque: i cannoli vengono dalla Sicilia, la Sicilia è terra arsa di Sole e dal Sole con S maiuscola. Volevo infilare dei raggi di Sole dentro ad un dolce, e volevo che il dolce avesse un sapore nuovo, particolare, caldo, estivo, fiorito, quasi un pistillo che si muove nel vento e rilascia il suo polline.

Ingredienti per 50 cannoli piccoli:

50 cialde
1 kg di ricotta di pecora
100 gr di latte condensato
200 gr di zucchero a velo
90 gr di panna fresca
2 bustine di zafferano

Procedimento:

Passate la ricotta fresca di pecora al setaccio fine, deve sgrumarsi, filare, alleggerirsi.

Raccoglietela in una ciotola e mescolate lo zucchero a velo facendolo passare al setaccio, amalgamate bene con un leccapentole e lasciate riposare.

In un pentolino fate scaldare a fiamma bassissima il latte condensato, aggiungete lo zafferano e legate con la panna. Lasciate bollire per 2 minuti e poi passate la crema subito in una ciotola fredda a raffreddare.

Unitela alla ricotta già lavorata e rimettetela in frigo perché rassodi.
Poi con una ‘sac a poche’ riempite i cannoli e prima di servirli copriteli con lo zucchero a velo.