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12 Settembre 2008 alle 6:42 #153647
Cotolette alla milanese
Ingredienti:
4 cotolette di vitello con l’osso, alte un dito
1 uovo freschissimo – pane appena grattugiato – burro – saleIncidere la fascia esterna delle cotolette affinché non si arriccino durante la cottura, poi batterle leggermente. In un largo piatto fondo sbattere l’uovo poi passarvi la carne, quindi metterla in abbondante pangrattato premendo bene con il palmo delle mani affinché si attacchi perfettamente da entrambi le parti. In una larga padella che le contenga tutte in piano sciogliere gr. 100 di burro e appena è spumeggiante mettervi le cotolette e cuocerle a fiamma media sino a quando si è formata la crosta, poi girarle dall’altra parte e far fare anche lì la crosta. Solo ora salare e continuare la cottura per altri 5/6 minuti per cuocere bene l’interno. Servirle da sole con accompagnamento di purea di patate o sul risotto con il loro sugo.
Nei tempi andati si usava cnhe arricchire il pangrattato con una manciata di grana grattugiato.
12 Settembre 2008 alle 11:49 #213821Buone anche queste ma mai più avrei pensato che si abbinassero anche al risotto alla milanese.
12 Settembre 2008 alle 12:00 #213822Sinceramente preferisco l’abbinamento con l’ossobuco al risotto. La costoletta con dell’insalatina e delle patatine al forno sola soletta 🙂
12 Settembre 2008 alle 17:15 #213823Grazie Dida [smilie=011.gif] ,la prossima settimana proverò tutto 😆
13 Settembre 2008 alle 5:50 #213824Il “risotto con i puntini”!!!!
Chiamavo così il riso condito con il condimento delle cotolette in età da scuola materna e consideravo una gran festa quando mio nonno me ne faceva trovare una porzione da saltare in padella come merenda pomeridiana13 Settembre 2008 alle 14:48 #213825qui le mie origini terrone, dichiarate nel post dell’ossobuco, vengono a galla prepotentemente.
Criticate pure ma la cotoletta della mia infanzia, quella che addenterei anche in questo momento e che non preparo da una vita per motivi “di salute” è di vitello, sottile, infarinata, passata nell’uovo e nel pangrattato e fritta, croccantissima in olio profondo.Bannatemi pure 😳 😳
13 Settembre 2008 alle 15:02 #213826@gaviota argentea wrote:
qui le mie origini terrone, dichiarate nel post dell’ossobuco, vengono a galla prepotentemente.
Criticate pure ma la cotoletta della mia infanzia, quella che addenterei anche in questo momento e che non preparo da una vita per motivi “di salute” è di vitello, sottile, infarinata, passata nell’uovo e nel pangrattato e fritta, croccantissima in olio profondo.Bannatemi pure 😳 😳
Ma la tua non è una costoletta alla milanese, ma un fettina impanata terronese 😀 😀 😀 si può fare, perchè no???’
Ma hai mai provato col burro, magari chiarificato, Ofelia???? Fa una prova e la dai a Ettore, tu un pezzettino lo potrai assaggiare no???Io le faccio in tutti e due i modi, a seconda dell’ispirazione, ma se la costoletta è quella coll’osso allora burro.
13 Settembre 2008 alle 15:06 #213827Ferny non friggo nel burro! Mica solo per dieta, anche perché personalmente non apprezzo il burro fritto. Pensa che l’uovo al tegamino Ettore ed io lo facciamo in tegamini separati, lui con burro, io e Gianluca con olio (una lacrima)
14 Settembre 2008 alle 19:24 #213828Secondo i dettami della mia mamma la frittura della cotoletta va fatta con metà burro e metà olio perchè se si usa solo burro, che non raggiunge elevate temperature (senza bruciare) il pane assorbe troppo e le cotolette restano unte, se si usasse solo olio che invece sale facilmente di temperatura sarebbe difficile farle cuocere bene senza che il pane si bruci.
Quindi per me mezzo e mezzo!16 Settembre 2008 alle 13:11 #213829@gaviota argentea wrote:
Ferny non friggo nel burro! Mica solo per dieta, anche perché personalmente non apprezzo il burro fritto. Pensa che l’uovo al tegamino Ettore ed io lo facciamo in tegamini separati, lui con burro, io e Gianluca con olio (una lacrima)
Capisco perfettamente il tuo pensiero Ofelia… ma è ovvio che al nord si usi di più il burro… anche mia nonna emiliana friggeva le cotolette nel burro spumoso…
Al contrario mia mamma (con una famiglia che produceva olio di oliva nell’Alto Lazio) friggeva e frigge tutt’ora sempre tutto rigorosamente con olio di oliva…
A questo punto… la qui presente degenerata ha cambiato ancora una volta le abitudini… infatti friggo sempre tutto in olio di arachidi…
E adesso bannatemi… fate di me quello che volete… 😆 😆 😆 😆 😆
16 Settembre 2008 alle 16:08 #213830@susanna wrote:
A questo punto… la qui presente degenerata ha cambiato ancora una volta le abitudini… infatti friggo sempre tutto in olio di arachidi…
E adesso bannatemi… fate di me quello che volete… [/b][/color] 😆 😆 😆 😆 😆
L’olio di arachidi è perfetto per friggere, parlando di fritture in generale di pesce, verdure ecc. ha uno dei punti di fumo più alti.
Ma la cotoletta alla milanese fa caso a se…..io uso pochissimo burro in generale.
Per friggere olio di arachidi, su cotture o condimenti a crudo olio evo, e burro per pochi particolari casi…16 Settembre 2008 alle 16:21 #213831Ma infatti Ferny…. io non mi permetto nemmeno insistere… lo so che è un problema mio… mi manca proprio la cultura della frittura con il burro…. confesso… non gradisco nemmeno il sapore che conferisce… che ce posso fa??? 🙄 🙄 😆 😆 😆
15 Ottobre 2008 alle 18:35 #21383216 Ottobre 2008 alle 7:07 #213833Prego, sono contenta che vi siano piaciute.
16 Ottobre 2008 alle 10:39 #213834Una cosa sola.
Vi prego.
Che non vi salti in mente di realizzare quel delitto abnorme della cosiddetta “orecchia di elefante”.
E’ uno spregio di cadavere (bovino). C’è qualcuno che pretende di farla passare per “milanese”.
Secca, unta, realizzata con carne scadente che, una volta massacrata in quel modo, non si riconosce più).
Dida, correttamente, ha scritto “alte un dito”. Almeno, aggiungo io.
E’ la vera, unica difficoltà nella cottura delle cotiolette, ma, se riuscite a far cuocere bene tutta la cotoletta (anche la parte vicino all’osso) senza bruciare la crosticina, NEL BURRO (!), mangiate qualcosaq di buono. -
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