Cinghiale al civet

Home Forum La Cucina dell’Universo Le Nostre Ricette Cinghiale al civet

Questo argomento contiene 11 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da  tiziana63 17 anni, 1 mese fa.

Stai vedendo 13 articoli - dal 1 a 13 (di 13 totali)
  • Autore
    Articoli
  • #152432

    tiziana63
    Partecipante

    CINGHIALE AL CIVET

    Ingredienti:

    1 pezzo di coscia di cinghiale (circa 1 Kg)
    2 bottiglie di vino rosso corposo (dai 13° in su)
    Per la marinata: 2 carote, 2 gambe di sedano, 1 grossa cipolla, 1 spicchio di aglio,
    1 stecca cannella, 8 chiodi di garofano, 8 bacche di ginepro, 4 grani di pepe nero,
    2 rametti rosmarino, 2 foglie di salvia, 2 foglie di alloro
    Per il soffritto: 2 carote, 2 gambe di sedano, 1 cipolla, 2 rametti di rosmarino

    La sera prima mettere a marinare il cinghiale con tutte le verdure e gli aromi in un recipiente non troppo largo, ricoprendo il tutto con una bottiglia di vino.
    Coprire e riporre in luogo fresco (non in frigorifero).

    La mattina successiva togliere la carne dalla marinata e asciugarla bene con un pezzo di carta da cucina.
    Quando preparo la cacciagione non riutilizzo mai la marinata, mentre, se preparo il brasato di bue o vitello riutilizzo le stesse verdure e lo stesso vino della marinata.
    Preparare un soffritto con sedano carota e cipolla e rosolare bene la carne da ogni lato. Aggiungere 2 rametti di rosmarino e ricoprire il tutto con un po’ più di mezzo litro di vino.

    Coprire e lasciare cuocere a fuoco lento per circa 2 ore e 30. Salare a metà cottura rigirando la carne.

    A fine cottura passare al passaverdura il sughetto rimasto e tagliare la carne a fette sottili.

    Servire con polenta o purè


    Fig. 6

    #198510

    Ferny
    Membro

    Bello Tiziana, ma ti volevo chiedere… allora il vino della marinata lo elimini???? Perchè sai, con quel che costa una bottiglia dicreta io pensavo di poterlo riutilizzare in cottura.
    Che cambia in concreto, forse sa di selvatico???

    #198511

    Lilla
    Membro

    Bella presentazione e ottima la ricetta!

    Complimenti!

    #198512

    tiziana63
    Partecipante

    @ferny wrote:

    Bello Tiziana, ma ti volevo chiedere… allora il vino della marinata lo elimini???? Perchè sai, con quel che costa una bottiglia dicreta io pensavo di poterlo riutilizzare in cottura.
    Che cambia in concreto, forse sa di selvatico???

    Esatto, lo elimino proprio per questo motivo. Tutta la cacciagione, soprattutto il cinghiale lascia un gusto forte che si sentirebbe tanto una volta cotto. Come ho detto però non lo elimino assolutamente se cucino bue o vitello.

    Il sapore del cinghiale è rimasto delicato.

    #198513

    Ma bravissima Tiziana!!! Una ricetta bellissima!!! E molto belle anche le foto!!! Grazie!!!!!!!!! [smilie=011.gif] [smilie=011.gif] [smilie=011.gif]

    #198514

    Ferny
    Membro

    Ma tu Tiziana hai a disposizione del vero cinghiale selvatico? Ti chiedo questo perchè io lo trovo solo surgelato e quelle volte che l’ho provato non sapeva assolutamente da troppo forte.
    Pure altra selvaggina che ho preso sempre in questo negozio di soli surgelati che fornisce anche ristoranti, catering…poco selvatica!!!
    Beh, per tagliare la testa al toro 🙂 🙂 se trovo vino rosso a buon prezzo dai contadini della zona posso usare iil tuo metodo di buttare il vino, altrimenti…. 🙂 🙂

    #198515

    tiziana63
    Partecipante

    Si, Ferny, il cinghiale era stato cacciato da mio zio.

    Qui in zona sono una vera calamità per i contadini.

    Se quello che tu trovi congelato non sà di selvatico non buttare il vino certamente.
    Io devo farlo, soprattutto se il cinghiale è stato fatto frollare poco. Ho provato una volta ed il gusto era troppo forte.

    #198516
    paula
    paula
    Partecipante

    quel piatto con cinghiale e polenta lo mangerei subito 😆 😆 😆
    grazie Tiziana 😆 😆

    #198517

    Arancina
    Membro

    ecco, questi sono piatti che io amo, ma tanto lontani dalla mia tradizione: dovete insegnarmi!
    a me nn verra’ mai cosi’ perfetto..
    (ps non so fare la polenta)

    #198518

    Ferny
    Membro

    @arancina wrote:

    ecco, questi sono piatti che io amo, ma tanto lontani dalla mia tradizione: dovete insegnarmi!
    a me nn verra’ mai cosi’ perfetto..
    (ps non so fare la polenta)

    Arancina.. 😯 😯 fai la setteveli e dici di non saper fare la polenta???? 😀 😀 ma dai che è la cosa più facile del mondo!! basta aver un po’ di pazienza a “menarla” e poi sai ci son pure le polente precotte. Ma non dirlo alla Gabriela che si infuria….lei è mooolto antica!!!! 😀 😀 😉

    #198519

    tiziana63
    Partecipante

    @ferny wrote:

    @arancina wrote:

    ecco, questi sono piatti che io amo, ma tanto lontani dalla mia tradizione: dovete insegnarmi!
    a me nn verra’ mai cosi’ perfetto..
    (ps non so fare la polenta)

    Arancina.. 😯 😯 fai la setteveli e dici di non saper fare la polenta???? 😀 😀 ma dai che è la cosa più facile del mondo!! basta aver un po’ di pazienza a “menarla” e poi sai ci son pure le polente precotte. Ma non dirlo alla Gabriela che si infuria….lei è mooolto antica!!!! 😀 😀 😉

    Ti dirò di più, prima di cambiare casa avevo una cucina fatta fare su misura da un falegname che ha pensato bene di fare la cappa bassissima, per cui oltre alle botte in testa, se facevo la polenta per tante persone non avevo spazio per girarla con un bastone alto a sufficienza.
    Per cui ho dovuto per forza eseguire paro paro le indicazioni date per l’utilizzo delle pentole AMC ,che penso conosciate, che prevede di iniziare nel modo classico la polenta ma poi di abbassare completamente il fuoco e di tenerla coperta per 30-40 minuti. A fine cottura si spegne il fuoco e si lascia riposare altri 5 minuti. Si stacca completamente dalle pareti. Per 17 anni la polenta a casa mia si è sempre fatta così e nessuno si è mai accorto della differenza. Certamente non c’è paragone con la polenta fatta nel paiolo sulla stufa a legna… quella è meravigliosa.
    La nonna di mio marito, nata e vissuta in montagna la faceva spettacolare, la versava poi su un grande tagliere di legno e la tagliava con il filo. Non parliamo poi della polenta concia. Dopo tutto il formaggio, faceva imbiondire sul fuoco 1 etto abbondante di burro o anche più e quando aveva preso un bel color nocciola versava sopra…. Dopo bisognava far digiuno per due giorni ma vi assicuro che una polenta come la sua non sono mai riuscita a farla.

    #198520

    Arancina
    Membro

    eeeeeh, quando stavo dagli Elfi, in Toscana, avevamo la cucina economica, quella dove infilavi il pentolone dentro la cucina.
    Ecco li’ ho assaggiato la polenta piu’ buona che possa esistere.
    Pero’ non saprei proprio riprodurla a casa….
    🙁

    #198521
    RoxyB
    RoxyB
    Partecipante

    8) BRAVA SORELLA!!!

Stai vedendo 13 articoli - dal 1 a 13 (di 13 totali)

Devi essere loggato per rispondere a questa discussione.