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I Beignets alla crema a Roma li chiamiamo “Bignè di San Giuseppe” perchè si fanno per lo più proprio in occasione di questa festa. Possono essere cotti al forno o fritti in olio profondo.
Per la ricorrenza del Santo vengono allestite delle bancarelle e interi quartieri “odorano” di frittura… Certo i bignè fritti sono più “peccaminosi” ma sono ottimi anche cotti al forno!!
Bignè di San Giuseppe (35 pezzi circa)
Per la pasta choux:
150 gr. di farina 00
80 gr. di burro
4 uova intere medie
300 gr. di acqua
1 pizzico di sale
zucchero a velo vanigliato (per cospargere i bignè)
crema pasticcera per farcire (4 uova medie, 100 gr di zucchero, 75 gr di farina, 1/2 litro di latte intero, un pezzetto di stecca di vaniglia bourbon o scorza di limone non trattato grattugiata – io ho messo sia il limone che la vaniglia).Mettere in una pentola l’acqua con il burro ed il pizzico di sale. Far arrivare ad ebollizione.
Gettarvi la farina in un sol colpo e mescolare energicamente con un cucchiaio di legno.
Continuare la cottura a fuoco medio mescolando continuamente fino ad ottenere una palla piuttosto solida che si staccherà facilmente dalla pentola.
Lasciar intiepidire, quindi aggiungere un uovo alla volta. Non unire l’uovo successivo fin quando non sarà ben amalgamato quello appena aggiunto.
Tra un uovo e l’altro l’impasto sembrerà come impazzito, niente paura, è solo necessario seguitare a mescolare energicamente con il cucchiaio di legno fino ad ottenere un impasto morbido ma sostenuto.
Trasferire l’impasto in un sac à poche, foderare una teglia con carta forno.
Formare tanti ciuffetti ben distanziati perchè in cottura gonfieranno e non devono toccarsi.
Infornare a 170° fin quando si presenteranno ben gonfi e dorati. Se il lavoro è stato fatto a dovere i bignè saranno leggerissimi e vuoti all’interno.
Farcirli con crema pasticcera, cospargerli con zucchero a velo e sistemarli nei pirottini di carta.
I bigné cotti al forno si conservano alcuni giorni chiusi in una scatola di latta prima di essere farciti.
Se si decide di friggerli in olio e se non si è molto esperti nell’uso del sac à poche, consiglio di usare due cucchiai bagnati in acqua per formare le palline. Non appena saranno ben gonfi e dorati trasferirli su carta assorbente, farcirli appena intiepiditi e cospargerli con zucchero a velo vanigliato.
lo sapevo dal titolo che non dovevo aprire questa pagina mannaggia 😥 😥 😥
quanti anni che non li faccio 😯
grazie Susa bellissimi 😆 [smilie=011.gif]ah susanna! a palermo si chiamano “sfince di san giuseppe”
quanto sono buone… le facciamo con la ricotta pero’
Susanna, che meraviglia! Di una bellezza e di una precisione da non credere.
E non voglio neppure pensare a quanto buoni devono essere. [smilie=011.gif] [smilie=011.gif] [smilie=011.gif]uff… io ci provo a non venire a curiosare in questo forum ma accidenti a me la tentazione è trooooooppo forte e ogni volta che entro… metto su un etto…. ma dico io… come si fa a resistere a tutte queste leccornie [smilie=012.gif]
Susanna, che perfezione e che meraviglia sono questi bignè! 😯
@susanna wrote:
Certo i bignè fritti sono più “peccaminosi”
Io li ho fatti peccaminosi, giusto qualche giorno fa’… ma giuro che ne ho mangiato solo uno 😳
Smettila Susanna di stuzzicarmi ,to detto che so a dieta !!! Non li voglio tanto fanno schiffffo!!!!!
Ciao Rosanna, una domanda.Nel mio archivio ho salvato un post sui bignè e lì vedo scritto che la cottura iniziale nel forno parte da una temperatura di 200 gradi per poi gradatamente abbassarsi.La tua cottura è più leggera.Certo il tuo risultato finale è straordinario quindi è ovvio che va bene come hai fatto tu, ma mi piacerebbe capire se ci sono due scuole di pensiero, ciao e grazie
Susanna, ho evitato fino a ora i commenti di proposito….. ma loro insistono e mi dicono, mangiamiiiii [smilie=smilie46.gif] sono meravigliosiiiii!!!!
Pure io non dovevo aprire questo topic.
Avevo tutti i buoni propositi di iniziare una dieta seria 🙄 🙄 🙄 ma ora dopo questa visione mi sa che devo rinunciare 😥 😥 . E brava Susanna, ti sono riusciti benissimo.
Sono, definitivamnete, i piu’ bei bigne’ che abbia mai visto!!
che voglia di addentarne uno…alla volta!:))@maria wrote:
Ciao Rosanna, una domanda.Nel mio archivio ho salvato un post sui bignè e lì vedo scritto che la cottura iniziale nel forno parte da una temperatura di 200 gradi per poi gradatamente abbassarsi.La tua cottura è più leggera.Certo il tuo risultato finale è straordinario quindi è ovvio che va bene come hai fatto tu, ma mi piacerebbe capire se ci sono due scuole di pensiero, ciao e grazie
Cara Maria, non sapevo nemmeno che esistessero scuole di pensiero sui bignè 😀 , per quanto mi riguarda ho sempre cotto i bignè a 170° con forno statico perchè i bignè devono gonfiare lentamente ed asciugarsi all’interno per restare poi vuoti come nella foto che ho mostrato. Quando avranno finito di gonfiare dopo qualche minuto si presenteranno anche ben dorati.
A mio avviso se si mette il forno a 200° la pasta fa subito una crosticina e farà più difficoltà a gonfiarsi. Per chi ha il forno ventilato invece consiglio di cuocere sempre a 170° e semmai di aggiungere la ventola negli ultimi minuti proprio per farli asciugare bene.
Questo è il mio punto di vista in merito… ma se qualcuno ha altre esperienze mi farebbe piacere conoscerle!! Grazie!! 😉 😉 😉 😉 😉
Susannagrazie per la tua spiegazione.
😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 😯 le uniche cose che ho dadire è che sei Bravissima!!!e che non ci riuscirò mai 😳 😳 😳 😳 😳
Ma che caspita dici Fabi… Ci riescono tutti a fare i bignè basta un poco di pazienza ed un briciolo di manualità!!!! [smilie=011.gif] [smilie=011.gif] [smilie=011.gif]
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