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Questo l’ho appena mangiato in un ristorante, e me lo sono rifatto.
Fare un normale risotto, usando il Porto al posto del vino bianco. Quasi a fine cottura, aggiungere una generosa manciata di nocciole e (per due) un etto circa di toma piemontese, per la mantecatura.
Dolce, delicato, sfizioso.Mi sconfinfera! Solo un chiarimento: nocciole intere o tritate? (io opterei per la seconda ma aspetto lumi 😉 )
Grazie Roberto… io opterei per nocciole tritate e,volendo esagerare, leggermente tostate…. 🙄
e invece no: erano intere, e così le ho fatte. Quanto al tostate, le ho solo passate nel buro del risotto
Pure io le triterei magari grossolanamente, trovarmi la nocciola intera insieme al riso non so se mi garberebbe 🙄
ma ci sono le nocciole “soffiate”?
Leggendo la ricetta di BRDG (meditate…..!!!!) mi è venuto quest’idea!!!! 😳Grazie anche di questo, Roberto!
Propendo per il tritare grossolanamente le nocciole, se non ti dispiace, lasciandone magari qualcuna intera. Mio marito merita un po’ di coccole e con questi due risotti…A me non dispiace certo, però vi devo avvertire. Con le nocciole intere era buono: si sentiva il gusto di nocciola. Non è che tritandole sparisce tutto?
Tritando grossolanamente e tostando non perdi sapore anzi, secondo me ne guadagni: proverò entrambe le opzioni 😉
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