cavolfiore e orecchiette

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Questo argomento contiene 21 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da gaviota argentea gaviota argentea 14 anni, 1 mese fa.

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  • #151106
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    E’ da un po’ di tempo che cucino “per nostalgia” alla ricerca di radici e ricordi. Solo che, non essendo evidentemente abbastanza aristocratica, invece delle leggiadre e poetiche madeleines di Proust mi ritrovo tra ceci, melanzane e persino cavolfiori e pane raffermo!

    Ieri sera, in un empito di malinconia, dopo aver impastato il pane mi son ritrovata, quasi senza volerlo, a preparare l’impasto per le orecchiette.
    Io non le faccio spesso, anzi rarissimamente, son lenta, un po,anzi un po’ tanto goffa, ma, mentre impastavo rivedevo i gesti rapidi, precisi, automatici delle mani della nonna, che non aveva bisogno di concentrarsi come me su ogni orecchietta, anzi lì, seduta alla spianatoia a lavorare, aveva il tempo per stare ad ascoltare sfoghi, confidenze, allegre chiacchierate, anche un benevolo pettegolezzo. Ed intanto io allineavo su un canovaccio le orecchiette man mano ch’eran pronte.

    Ora, quando mi ci metto io, è un dramma: trovare la giusta dimensione e mantenerla costante, riuscire a dare il medesimo spessore, raggiungere, se non la perfezione, la “decenza ” della forma, son lenta, lenta come l’anno della fame!
    A proposito della forma, oltre che orecchiette venivano anche chiamate “cappelli del prete” ma credo che questo nome si vada perdendo. Infatti dove son più i preti che portavano quel largo cappello nero con la cupola rotonda e la tesa rigida?
    Comuque in qualche modo, bene o male, le orecchiette le ho fatte, le ho lasciate ad “asciugare” e stamattina le ho preparate secondo una tradizionale ricetta del mio paese.

    Orecchiette e cavolfiore

    Per le orecchiette
    250 g semola di grano duro
    150 g farina 00
    acqua tiepida necessaria ad ottenere una pasta piuttosto consistente

    Raccogliere l’impasto a palla e conservarlo coperto sotto una ciotola mentre se ne lavora un pezzo per volta.
    Cercherò di descrivere il gesto con cui si formano, ma penso che, se non lo si vede fare non sia facile.
    Fare dei bastoncini spessi come un dito e, con un coltello staccarne dei pezzetti grandi circa come l’unghia del pollice.
    Con la lama del coltello premere trascinando verso di sè il pezzetto di pasta sulla spianatoia, si formerà una specie di gnocchetto che andrà rivoltato sulla punta del pollice ottenendo appunto un “cappello”


    allineare su un canovaccio e lasciar asciugare qualche ora.

    Le orecchiette son buonissime col ragù, col sugo di pomodoro e il cacioricotta, con le cime di rapa, con la ricotta fortigna (ricotta askuante)
    ma anche con il cavolfionre e la “mollica sfritta” cioè così:

    dividere il cavolfiore in cimette e lavarle, cuocerle in acqua bollente salata versandovele contemporaneamente alle orecchiette, dato che i tempi di cottura dovrebbero essere identici.
    Mentre la pasta cuoce, far rosolare in una padella con dell’olio evo uno spicchio d’aglio e un peperoncino piccante, toglierli e versarci del pane casereccio del giorno precedente, ridotto in grosse briciole, che devono dorare.
    Scolare le orecchiette e il cavolo e saltarle brevemente nella padella.

    Mi sono sempre chiesta che origine e che senso abbia l’aggiunta del pane, ma è comunque un particolare che “fa la differenza”!

    #180712

    nonna Ivana
    Membro

    Un bellissimo dono, Offy, te lo avevo richiesta da altra parte! 😀

    Grazie…così mi è chiaro e mi stimola a provare anch’io, ai ragazzi piacciono…le compro spesso..quelle che reclamizzano…ma così è tutt’altra cosa..

    Come lentezza..altro che anno della fame…sarà!!!!!

    #180713

    Lilla
    Membro

    Con il cavolo non le ho mai mangiate le orecchiette, le proverò.
    Complimenti Ofelia per la tua manualità a fare le orecchiette, veramente molto brava.

    grazie

    #180714

    Ma che spettacolo!!!!!!!!!!!!! Già vado pazza per le orecchiette…. poi tu mi metti anche tutta l’esecuzione…. io vado in visibilio!!!!!!!!!!

    #180715
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    @nonna Ivana wrote:

    , te lo avevo richiesta da altra parte! 😀

    avevo visto, Ivana, e, dato che ero ancora in corso d’opera ho preso la digitale per cercare di accontentarti…e l’ho impataccata di farina…come dice una mia amica l’unica digitale sporca di farina invece che di sabbia 😆

    #180716

    carlino
    Membro

    Con le orecchiette non ho mai eseguito l’accoppiamneto con le cime di cavolfiore .
    Quando sarà il tempo giusto del cavolo la ripeterò pari pari a quanto hai scritto e la bollitura del cavolo in precedenza la eseguirò solo per merito della tua ricetta , perchè non eseguo MAI queta itipo di cottura quando eseguo pasta e cavolo. Buono anche l’accoppiamento siculo del pane arruscato preventivamente in padella.

    #180717
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    @carlino wrote:

    Con le orecchiette non ho mai eseguito l’accoppiamneto con le cime di cavolfiore .
    Quando sarà il tempo giusto del cavolo la ripeterò pari pari a quanto ha scritto e la bollitura del cavolo in precedenza la eseguirò solo per merito della tua ricetta , perchè non eseguo MAI queta itipo di cottura quando eseguo pasta e cavolo. Buono anche l’accoppiamento siculo del pane arruscato preventivamente in padella.

    Veramente la ” mndic sfritt” nasce proprio con il piatto non è un accoppiamento siculo 🙂 , può essere magari un dato comune a molte cucine regionali del Sud.
    Quanto al cavolo non lo faccio bollire “in precedenza” ma “in contemporanea” alla pasta in modo che quest’ultima acquisti dall’acqua di cottura il gusto della verdura.

    #180718

    @gaviota argentea wrote:

    Veramente la ” mndic sfritt” nasce proprio con il piatto non è un accoppiamento siculo 🙂 , può essere magari un dato comune a molte cucine regionali del Sud.
    Quanto al cavolo non lo faccio bollire “in precedenza” ma “in contemporanea” alla pasta in modo che quest’ultima acquisti dall’acqua di cottura il gusto della verdura.

    Verissimo Ofelia…. la mollica fritta o pane fritto è proprio tipico dell’estremo Sud d’Italia… una faccenda paradisiaca!!! 😆 😆 😆

    #180719

    nonna Ivana
    Membro

    @gaviota argentea wrote:

    @nonna Ivana wrote:

    , te lo avevo richiesta da altra parte! 😀

    avevo visto, Ivana, e, dato che ero ancora in corso d’opera ho preso la digitale per cercare di accontentarti…e l’ho impataccata di farina…come dice una mia amica l’unica digitale sporca di farina invece che di sabbia 😆

    Grazie Offy…molto brava…

    Le cose che vengono fatte col cuore…trasmettono davvero qualcosa!!!

    Grazie…

    #180720

    pasticcino
    Partecipante

    mi sembra che le tue orecchiette non abbiamo di che lamentarsi nè nella forma nè nel condimento.
    Mi piace l’abbinamento cavolfiore e mollica.
    Io ricordo di aver mangiato orecchiette di kamut fatte a mano per me da una persona deliziosa e condite con sugo di pomodoro, zucchine mangiatutto bollite assieme alla pasta e la ricotta “squanta”. Adesso conservo il ricordo di questa cosa meravigliosa e vado di senza glutine…veramente le ho anche viste le orecchiette senza glutine…ma di rifarle non mi ci provo nemmeno.
    Complimenti ancora Ofelia 😀

    #180721

    maria
    Membro

    Ma le tue orecchietta,cara Ofelia,sono perfette.Sarà che avrai impiegato molto tempo ,ma l’esecuzione è perfetta.Sì, questa è proprio una ricetta della tradizione meridionale,Ma che piatto,nella semplicità degli ingredienti!.Tutto sta nell’esecuzione E PROPRIO da questi piatti poco elaborati si vede la maestria del cuoco.Grazie

    #180722
    gabriela
    gabriela
    Partecipante

    Mai assaggiate le orecchiette con il pane abbrustolito ma mi tentano… oh, se mi tentano 😉

    #180723

    nonna Ivana
    Membro

    Offy,

    guarda che non avevo capito che le cime di cavolfiore andavano lessate nell’acqua di cottura con le orecchiette…me lo stavo chiedendo anch’io!
    Infatti, come per i pizzoccheri, ad esempio, il sapore della verdura deve essere proprio ben in risalto nella pasta.

    😀
    grazie

    #180724
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    @gaviota argentea wrote:

    dividere il cavolfiore in cimette e lavarle, cuocerle in acqua bollente salata versandovele contemporaneamente alle orecchiette, dato che i tempi di cottura dovrebbero essere identici.
    …Scolare le orecchiette e il cavolo e saltarle brevemente nella padella.

    mi pareva di averlo spiegato in questo passaggio, forse perchè per me le cosa è scontata

    #180725

    carlino
    Membro

    @gaviota argentea wrote:

    @gaviota argentea wrote:

    dividere il cavolfiore in cimette e lavarle, cuocerle in acqua bollente salata versandovele contemporaneamente alle orecchiette, dato che i tempi di cottura dovrebbero essere identici.
    …Scolare le orecchiette e il cavolo e saltarle brevemente nella padella.

    mi pareva di averlo spiegato in questo passaggio, forse perchè per me le cosa è scontata

    Poichè le mie orecchiette ( stagionate un paio di giorni) hanno tempi di cottura che vanno sui trenta minuti e passa , farò scaldare in acqua bollente ( eccezionalmente per la tua ricetta) prima i fiori di cavolfiore al punto giusto ( al dente) e poi procederò nella stessa acqua a cuocere le orecchiette. Comne faccio , del resto, col le cime di rapa.
    Preciso questo perchè per pasta e cavoli , per esempio, non uso scaldare in acqua bollente prima il cavolo e poi procedere per la preparazione condita dello stesso. Uso versare le cimette crude direttamente nel soffritto ( olio aglio e prezzemolo)onde non avvertire l’odore pregnante del cavolo in tutta la casa.

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