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Questo argomento contiene 7 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da RDG 17 anni, 10 mesi fa.
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27 Aprile 2007 alle 18:23 #150016
Sull’onda del topic di Nonna Ivana sulla Gre(gra)molata, mi sono messo a cucinare con una voglia pazza della salsina. Cosa ti faccio, cosa non ti faccio…..mia moglie mi aveva sgelato dei petti di pollo, che io “dovrei” assumere senza condimenti, ma, siccome non mi piacciono granchè, di solito li elaboro nei modi più strani.
Uno dei piatti che mi faccio normalmente sono i petti di pollo con insalata e cipolle stufate, condite con la soia, scaldate tutte insieme, un po’ come il pollo alla cinese. Questa volta mi sono dadolato il petto di pollo, l’ho fatto saltare e dorare leggermente, ci ho messo un pensiero d’aglio, del rosmarino, della maggiorana, poi ho aggiunto l’insalata (50 grammi) ben spezzettata, una cipolla mediopiccola, un poco di pimento di caienna (niente soia), e sale quanto basta. Ho fatto be insaporire aggiungendo un po’ d’acqua, in modo da ammorbidire bene le verdure, e poi ho aggiunto la scorza di limone tritata, il prezzemolo, e i filetti di acciuga. In questa padellata, mi sono versato 80 grammi di fusilli.
E’ una sorta di piatto unico, che è risultato notevolmente gustoso: la pasta ha smorzato gli altri sapori, e l’ho mangiato mugolando e dandomi pacche sulle spalle.
Potrei chiamare il sugo….”ragù di pollo cino-milanese”27 Aprile 2007 alle 19:22 #168579mi è semblato di vedele un …pollo!
28 Aprile 2007 alle 5:57 #168580Mi fai morire RDG!!!! Le descrizioni delle tue ricette sono sempre una poesia!!!! Grazie!
28 Aprile 2007 alle 7:20 #168581Roberto…
va be’….grazie del riferimento…ma qui siamo nel campo della elaborazione cosciente o incosciente delle nostre …filosofie di vita, quel meraviglioso amalgama di conoscenze culturali-culinarie-igieniche-estetiche-storiche che siamo ognuno di noi!!!!
Come il solito ermetica dirai…ma so che vivi il cucinare non solo a livello “gastrico”..ma appunto filosofico!!!!
Almeno io leggo questo…e mi fa tanto piacere!
grazieivana
28 Aprile 2007 alle 9:37 #168582Ringrazio sia Susanna che nonna Ivana (alexanna no, lei la picchio…. 😉 ). Io non so come vivo il cucinare. So che ogni ricetta che mi riesce benino è per me sempre una sorpresa, e mi piace condividere non solo il risultato, ma soprattutto il procedimento con cui sono arrivato a combinare qualcosa che ha sorpreso me per primo.
Per cui, mi sembra che raccontare la sequenza degli avvenimenti e i perchè delle mie scelte contribuisca a rendere più reale l’immagine di questo omone che si arrabatta con timore attorno ai fornelli, divertendosi come un bambino. E, forse, anche la ricetta diventa un po’ più umana e meno asettica.
Quanto alla filosofia…..anche qui, non so. Ma la professione stessa che faccio mi ha abituato a scoprire il bello e il buono in qualunque cosa, a non scartare nessuna ipotesi di accostamento, e così faccio anche in cucina.
Una delle frasi che preferisco, quando sento che mi si dice “non si può”, è “E chi lo dice?”. E ci provo, il più delle volte riuscendoci.
E faccio mia in cucina la mia convinzione lavorativa che non ci sono cose buone e cose cattive, ma solo cose accostate bene e cose accostate male.28 Aprile 2007 alle 9:39 #168583Comunque, vi prego di notare: i condimenti sono pressoché assenti. Ho usato solo mezzo cucchiaio di olio per la doratura del pollo, e solo perchè non avevo a disposizione una padella antiaderente. Altrimenti si può eliminare anche quello. Piatto assolutamente dietetico.
28 Aprile 2007 alle 9:46 #168584@rdg wrote:
Una delle frasi che preferisco, quando sento che mi si dice “non si può”, è “E chi lo dice?”. E ci provo, il più delle volte riuscendoci.
E faccio mia in cucina la mia convinzione lavorativa che non ci sono cose buone e cose cattive, ma solo cose accostate bene e cose accostate male.RDG FOR PRESIDENT!!!!!
28 Aprile 2007 alle 9:52 #16858528 Aprile 2007 alle 17:31 #168586@rdg wrote:
(…)
Una delle frasi che preferisco, quando sento che mi si dice “non si può”, è “E chi lo dice?”. E ci provo, il più delle volte riuscendoci.
E faccio mia in cucina la mia convinzione lavorativa che non ci sono cose buone e cose cattive, ma solo cose accostate bene e cose accostate male.Quanto sono d’accordo!!!!!!
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