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Questo argomento contiene 6 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da Paola P 13 anni, 7 mesi fa.
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9 Marzo 2007 alle 17:23 #149787
Vi pubblico una ricetta che… meglio che non leggiate se siete a dieta 😉
Io la pubblico con il lievito naturale, ma potete usare il lievito di birra o metodi a voi comodi.
Poi la pubblico adattata al Ken, a mano non credo si possa fare. Io non ci provo, se volete provare voi…poi mi dite.e’ una ricetta che ho adattato da una di Rossana di Treviso del forum di Cucina Italiana, che mi ha fornito la ricetta dei torcetti proprio dei miei sogni.
TORCETTI di Rossana
Versione con lievito naturale, procedimento con KenI impasto, h 14
110 g di lievito
250 g di farina
120 g di acqua
30 g di zucchero
10 g di malto d’orzo
10 g di miele millefiori
80 g di burro
un pochino di saleMiscelare gli ingredienti secchi con il lievito “sbocconcellato” a velocità 4, aggiungere miele e malto e il burro, tagliato a fettine, miscelare ancora a velocità 2 (circa 1 min ogni volta). Quindi abbassare al minimo e aggiungere l’acqua a filo. Far lievitare fino alle h 20-21.
II impasto h 20
il I impasto
50 g di farina
100 g di burro, tagliato a fettineAggiungere prima il burro, diventerà molto morbido, impastare a vel min per un po’, alzando ogni tanto per pochi secondi a velocità massima e poi riabbassando, piano piano si formeranno come dei fili, il nostro bravo glutine. Aggiungere la restante farina preparare dei salamini larghi due dita. Metterli in frigo fino a che si induriscono, circa una mezz’ora.
Tirar fuori un salamino alla volta e tagliarlo a fette spesse 1 cm. Da ogni fetta ricavare un cordoncino sottile come una matita o meno, a seconda se li preferite cicciotelli o magrolini. Formare il cordoncino “infarinando” il piano con lo zucchero, dovrebbe essere abbastanza elastico per prenderlo in mano e tirarlo un pò, allungandolo ulteriormente e attorcigliandolo un pochino (ruotare le due estremità in senso opposto). Non avrete capito nulla della mia “attorcigliata” spiegazione, ma insomma, fate un cordoncino sottile e fermatelo a forma di torcetto. Metteteli man mano in una teglia coperta da carta forno, tenendo presente che lievitano e abbastanza.
Salutateli e metteteli a lievitare in forno spento, e andate a dormire con le mani che profumano di burro e zucchero. Questo profumo resiste ad ogni lavaggio.
Al mattino, lo zucchero in superficie si sarà un pochino sciolto in un liquido viscoso, rispolverate i torcetti con lo zucchero. Lo vogliamo vedere sulla superficie. Togliere le teglie dal forno e scaldarlo a 220°C, statico, per 10-10 minuti, fino a che iniziano a caramellare. Lasciar raffreddare e mettere in una scatola di latta (non assaggiateli subito, se no vi scottate la lingua e non son neppure buoni caldi, lo dico per esperienza…)
Me ne son venute tre teglie. Conservati in scatole di latta, ben nascoste in cima all’armadio più alto della vostra cucina (sui piani bassi tendono ad evaporare, strano fenomeno fisico… lo sto studiando).Autocritiche: vengono buonissimi, ma ancora non sanno dei torcetti che mangiavo quando ero piccola. Forse potreste dirmi che è un sapore che non si recupera più, che c’è tutta una parte affettiva e climatica e che a Milano impastando nottetempo con Kenwood non è lo stesso che veder arrivare i nonni con la scatolina nella mia assolata Alagna. Avete ragione, ma c’è un però. Un mese fa, una mia collega ha portato da una pasticceria della Val d’Aosta i torcetti con quel sapore giusto e perfetto. DEVO riuscire a farli.
Il caramello mi resta un po’ gommoso. Ricordo in effetti un piacevole effetto appiccicoso sulle dita, ma quello che è venuto a me non è perfetto, più che alle dita di impasta un pochino sui denti.
E sono meno friabili di quelli dei fanciulleschi ricordi.Sviluppi futuri: pensavo di provare ad impiegare la Manitoba, almeno in parte
Pensavo di far lievitare nottetempo in ciotola, e formare i torcetti al mattino, far rilievitare e cuocere diciamo a ora di pranzo.(questa soluzione provata ha evitato l’appiccicosità del caramello, che è proprio colpa dello zucchero che si scioglie nottetempo).DITEMI come vi vengono se li provate. La ricetta è ben sperimentata, li ho già preparati più volte per via di quel problema di evaporazione da scatola di cui vi parlavo.
Sembra che siano nati dalla semplice pasta di pane, fatta a torcetto e rotolata nello zucchero. Vorrei provare anche così. E’ un dolce semplice, più da fornaio in effetti, che da pasticceria.
ve l’ho assaggiato per voi, così vedete l’interno, vedete come mi sacrifico?
9 Marzo 2007 alle 23:30 #165860Paola che belli e quanto sei bravaaaaa!!!!
9 Marzo 2007 alle 23:48 #165861Paola,
sembra una cosa…scientifica…poi procedi …e provi delle strane sensazioni…le papille gustative che vanno in fermento…le emozioni per i ricordi di infanzia, persone, luoghi che si riversano su di me…
una magia…che sai evocare
grazie.
Io li conosco dalle confezioni…o presi in pasticceria…ma adesso con questa ricetta, e la modifica di lievitazione, mi cimenterò…e li metterò là in alto negli armadietti…poi prendo la sedia, cercando di non rovinare a terra, e farò…evaporare le scatole di latta!!!
Buona notte
ivana
12 Marzo 2007 alle 12:20 #165862Ecco qua la ricetta originale pubblicata a suo tempo da Paola P. e da lei rivisitata adesso
Torcetti che Paola Petrini ha gentilmente postato (su un altro forum…)
Ricetta dello zio (dell’autrice) pasticcere di Rivarolo Can.
500 g. farina
230 cc (ml) acqua
10 g sale fino
25 g lievito di birra fresco
50 g di zucchero + tot per decorare
250 g di burro morbido
Impastare farina, acqua, zucchero e sale e fare una pasta bella soda. Unire il burro morbido e impastare fino a completa amalgamazione e dice lo zio se lo fate a mano, poveri voi, non so se riuscirà. Dovreste ottenere una pasta bella lucida e liscia, quindi fate dei filoni larghi due dita e lunghi più o meno 20 cm, metteteli in frigo, devono diventare durissimi.
Una volta fatto ciò, toglieteli dal frigo, tagliateli e fate dei salamini di circa 20 cm o meno (usare le mani umide), passarli dentro lo zucchero, dare la forma a torcetto e disporli sulla placca da forno imburrata e infarinata. Lasciar lievitare un ora, quindi cuocerli in forno già caldo a 220°C fino a che non sono dorati e caramellati (circa 6-7 minuti).
Auguri dice lo zio sogghignando…
Facciamogliela vedere, prepariamoceli e mangiamoceli tutti!!!
SLURP…..
eccovi i miei al kamut
Ricetta rivisitata al kamut
500 g. farina di kamut
succo di mezzo limone
280 cc (ml) acqua
10 g sale fino
25 g lievito di birra fresco
60 g di zucchero + tot per decorare
125 g di burro di capra morbido e 125 gr di margarina di solo mais (biologico, no ogm, etc) morbida
Ho impastato con la MDP, programma impasto o 8, in ordine va messo succo di mezzo limone, l’acqua tiepida, la farina, si fa una casina per il sale e una buchetta dove mettere lo zucchero ed il lievito sbriciolato. Intanto che impasta si aggiungono il burro e la margarina. Si lascia impastare finche si ottiene una pasta bella lucida e liscia, quindi ho tolto il tutto dalla MDP, in un piano infarinato ho fatto i filoni più o meno sopra descritti,li ho avvolti in carta argentata e li ho messi in congelatore per 20-25 min. Una volta duri, li ho tolti dal congelatore e ho fatto dei salamini più o meno come sopra (usare le mani umide), gli ho dato la forma a torcetto (io non so se li ho fatti come si deve, ho fatto delle ciambelline) e li ho passati nello zucchero. Li ho disposti sulla placca da forno ricoperta di carta da forno. Li ho lasciati lievitare un ora nel forno che avevo precedentemente acceso a 50°C e poi spento, poi li ho cotti a 220°C fino a che non sono dorati e caramellati (mi ci sono voluti più di 10 min perché erano lievitati molto) ….poi dipende da forno a forno….sono morbidi, profumatissimi e ottimi…..Grazie a Paola Petrini che me li ha fatti conoscere.
Uno tira l’altro e finiscono in un baleno😀
14 Marzo 2007 alle 11:23 #165863e brava Fabiana! sei davvero brava a saperli trasformare e far venire tanto bene con le tue farine 🙂
Volevo solo fare una precisazione: la ricetta che riporti come “originale” non è mia, è di Rossana B. del forum di cucinait.com, e lo zio pasticcere non è mio zio… che dire: meno maleeee!!!!!! sarei una botte 🙂
grazie per i vostri commenti, Ivana poi, sei speciale.
15 Aprile 2011 alle 7:54 #165864cercavo questa ricetta e leggendola che cosa ti scopro? Che la misteriosa autrice dev’essere la nostra Roxy!
Mi sbaglio?19 Aprile 2011 alle 7:37 #165865No Ofelia non sbagli [smilie=007.gif]
20 Aprile 2011 alle 6:52 #165866AZZ….. mi avete sgamata! [smilie=015.gif]
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