Home › Forum › UniversoBazar › Alambiccus… Alambiccus › UNA PICCOLA GRANDE DONNA
Questo argomento contiene 8 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da nonna Ivana 17 anni, 10 mesi fa.
-
AutoreArticoli
-
13 Gennaio 2007 alle 14:26 #149465
Di fronte abitava la Guglielma, aveva già novant’anni.
Le sue finestre erano proprio simmetricamente di fronte alle mie, io trascorrevo le mie giornate tra sala da pranzo e cucina, a prepare pranzo e cena, a correggere i compiti dei miei figli, a riparare qualche indumento, a sfogliare il giornale, se avevo tempo, e lei vicino alla finestra lavorava incessantemente all’uncinetto. Tutte le sue finestre erano abbellite da tendine fatte da lei, a quelle del tinello erano appesi due preziosi pannelli, ben tesi e inamidati, con dei putti, dei rami, e uccellini in volo.Ancora per alcuni anni visse in quell’appartamento, assieme al figlio sposato e alla nuora…
Io cambiai casa.
Alle vicine che talvolta incontravo chiedevo di lei. L’uncinetto non le riempiva più le ore della giornata, la vista le si era improvvisamente come esaurita, la mente era stata invasa dal silenzio. Morì a 96 anni.Guglielma aveva avuto una vita speciale.
Appena sposata, assieme al marito, fin dagli anni venti del secolo scorso, percorreva chilometri e chilometri per portare lo spettacolo dei burattini in tutte le contrade della provincia e anche oltre.
Un contenitore-valigia di legno veniva stipato con i figuri di legno e gli innumerevoli costumi fantasiosi che dovevano arricchire le storie pittoresche delle rappresentazioni.
Il mezzo di trasporto per marito e moglie e tutto l’armamentario, compreso il teatrino smontabile, era la motocicletta.
I figuri in legno dipinto erano i personaggi immutabili nei decenni, che ogni bambino conosceva, con le loro caratteristiche buffe, parodie estreme dei vizi, delle debolezze umane; prepotenti e vittime in tragicomiche avventure. A parte il Dottor Balanzone, che rappresentava la maschera tradizionale di Bologna, c’erano personaggi minori, assurdi e stravaganti dai nomi dialettali: Sandron, la Pulonia, la coppia, Sgurgheguel lo sgangherato figlio e altri.
La Guglielma era la loro tutrice, la loro voce, la sarta indefessa, che nei giorni di riposo, confezionava con la sua macchina da cucire i surreali vestiti, che richiamavano splendori antichi di corti principesche.Tutto il materiale, ben conservato dal figlio, è stato donato alla comunità; in un locale nel centro del paese, è stato allestito un teatrino, sono esposti tutti i burattini,le scene, i costumi, la macchina per cucire, la motocicletta. In tutte le occasioni di festa è aperto al pubblico.
E la figura della signora Guglielma china sul suo lavoro all’uncinetto si trasforma in Signora del Teatro dei Burattini
_________________Metteremo poi le notizie dal sito del mio comune!
Ivana
13 Gennaio 2007 alle 15:14 #162018Grazie infinite, Ivana di questa testimonianza così bella e toccante.
E’ malinconico pensare che di figure così “s’è persa la semenza”, che i nostri figli non avranno la possibilità di raccontare esperienze loro con personaggi così suggestivi, che noi stesi dobbiamo oramai ricercarle quasi solo nella memoria.
Un abbraccio ed un grazie.13 Gennaio 2007 alle 15:24 #162019Grazie a te, Nuvole….
Ma qualcosa di concreto c’è: a ogno occasione di festa , qui al paese, si apre la porta del “più piccolo museo dei burattini del mondo”, meta di molti visitatori.
Qui poi lo spettacolo dei burattini è molto vivo, in tutte le frazioni, nella buona stagione, si ripetono per la gioia di grandi e piccini.
Sono altri appassionati del modenese e bolognese, che sono dediti a questa tradizione, che lo tengono in vita!
La famiglia di Guglielma, invece, tristemente, senza eredi, che possano continuare..ha interrotto questa attività…ma ha fatto questo generoso gesto verso tutta la comunità!Ciao
Ivana
13 Gennaio 2007 alle 15:25 #162020foto dei burattini e di quello che ha lasciato , non ne hai?
13 Gennaio 2007 alle 15:27 #162021al momento no, ma la prossima settimana provvedo!!!
Grazie
Ivana
13 Gennaio 2007 alle 17:03 #162022Un racconto toccante… bellissima questa tua finestra su un mondo purtroppo svanito… hai saputo farci calare per un istante in quella realtà d’altri tempi…
Se potrai condividere con noi anche le foto sarà il massimo… ma già la fantasia… mi ha fatto vedere cose magnifiche!!! [smilie=011.gif]
13 Gennaio 2007 alle 17:44 #162023esito un po’ ad invadere questo spazio di Ivana con un accenno ad un’altra donna, che anch’essa ha fatto delle immagini, della rappresentazione il motivo conduttore della sua vita.
Proprio alcuni giorni prima di Natale ho avuto la fortuna di assistere ad una rappresentazione dell’ unica lanternista di lanterne magiche ancora esistente al mondo: Laura Minici Zotti.
Non era il pimo spettacolo da lei allestito a cui partecipavo ma davvero, se non si è visto, non si può immaginare la bellezza e la poliedricità di queste rappresentazioni. Si immagina una serie di immagini staccate tipo diapositive e non le dissolvenze l’impressione del movimento, la perfezione delle immagini.
Lo spettacolo di Dicembre illustrava il “Viaggio in Italia” di Goethe, ma ne ho visto uno sulla vita di Giacomo Casanova altrettanto bello.
La collezione della Minici Zotti è raccolta in un museo a Padova, se ci capitate fate un salto a vederlo, ne vale davvero la pena.vi riporto anche il sito
13 Gennaio 2007 alle 19:57 #162024Grazie Nuvole,
prendo nota!
Anche aspetti meno eclatanti dell’arte, in tutte le sue branchie, ci arricchiscono, sempre!!!Ciao
Ivana
13 Gennaio 2007 alle 21:19 #162025Ivana,
una storia dolcissima, merita di essere pubblicata sul sito… cosa aspetti?
13 Gennaio 2007 alle 22:57 #162026…………..aspetto di poter entrare…non ci riescooooooooooooooooooo!!!!
Ma perchè sono sempre così imbranata? Il bello è che non capisco cosa non mi funziona!!!
Ivana
-
AutoreArticoli
Devi essere loggato per rispondere a questa discussione.