… Disastri…. Alimentari….

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Questo argomento contiene 17 risposte, ha 0 partecipanti, ed è stato aggiornato da  imported_susanna 17 anni, 11 mesi fa.

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  • #149314

    Da qualche tempo amo tantissimo cucinare zuppe … qualche volta invento, qualche volta seguo la tradizione… altre volte sbircio sui libri di cucina…. Ma voglio raccontare … La mia prima zuppa da novella sposa…

    La Pisellata

    Ero sposata da pochissimi mesi, una sera come tante… torno a casa dal lavoro e siccome era tardi non avevo fatto in tempo a fare la spesa…

    Apro il frigo … vuoto… giusto un tubetto quasi alla fine di concentrato di pomodoro (mia figlia adesso direbbe “Ah mà… c’è l’eco nel frigo… Se gli parli ti risponde”)…

    Apro il cassetto delle verdure: 2 cipolle asfittiche, un paio di coste di sedano che avevano visto giorni migliori, 3 carote improbabili…

    Sbircio nel sacchetto delle patate… 2 patate mosce..

    Mamma mia… e io che volevo far trovare al maritino qualcosa di caldo e buono….

    Non mi arrendo intanto… inizio a preparare l’inquietante soffritto… Mi si accende la lampadina!!!! Non ho guardato nel freezer…!!! EUREKA!!! Un pacco nuovissimo di pisellini primavera!!!

    Benissimo…. soffritto pronto (il profumo c’è…) aggiungo acqua, sale, concentrato di pomodoro, quanto avevo salvato delle patate e butto dentro i piselli… chiudo la pentola (era una pentola a pressione di quelle enormi)… lascio agire…

    Meno male, meno male… qualcosa ho messo su per cena. Nel frattempo arriva il marito…

    Lui: Ciao…
    Io: ciao…
    Lui: che si mangia?
    Io: ho messo su giusto adesso un “minestroncino”…
    Lui: che bello proprio mi andava una cosa calda… quanto manca?
    Io: poco … è nella pentola a pressione…
    Lui: benissimo mi vado a lavare le mani.

    Esce dal bagno nel frattempo io avevo apparecchiato…

    Vado a ritirare i panni sul balcone…

    Io: Mentre io mi occupo dei panni, apri la valvola della pentola a pressione che tra poco è pronto????
    Lui: Si certo!…

    Dopo poco…

    Lui: …. Susà?….
    Io: Siiiii?? (nella mia scemenza aspettavo anche i complimenti)… dimmi….
    Lui: ma …(lunga pausa)… ch’hai fatto? E’ na’ pisellata questa…!

    Corro di là… guardo nella pentola SHOCK… un angosciante liquido rossastro (almeno 5 litri) nel quale galleggiavano tristemente sporadici pisellini primavera intervallati da ombre di altre verdure…
    Che SCHIFO!!!

    Tempo ne è passato dalla “Pisellata”…. Poi qualche anno dopo mi sono riscattata con la “Zuppa del Saraceno”… per fortuna…

    Baci a tutti!

    #160126

    nonna Ivana
    Membro

    grazie, Susanna

    del quadretto “fresca sposa…in cucina”
    Per fortuna che io dovrei riandare a 44 anni fa, così vi risparmio i miei di…disastri!!!

    Ma ce n’ é un’ altra, “Nuvole”, che ha i suoi bei ricordi!!!!

    Su, dicceli!!!

    Ciao

    Ivana

    #160127
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    eh, ma altro che riscatto la zuppa del saraceno!
    Come diceva Ivana anche io ne ho fatte delle belle…ma l’ho ormai raccontato tante di quelle volte.

    #160128

    @gaviota argentea wrote:

    eh, ma altro che riscatto la zuppa del saraceno!
    Come diceva Ivana anche io ne ho fatte delle belle…ma l’ho ormai raccontato tante di quelle volte.

    E a noi non lo racconti???? 😥 😥

    #160129
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    be’ se insisti… 😆 😆

    Il fatto risale ai primi, ormai remoti, tempi del mio matrimonio.
    Il mio, già allora non più giovanissimo, principe azzurro era passato sotto la mia giurisdizione culinaria direttamente da quella della sua mamma, che, noncurante della stagione, del clima e d’ogni altro fattore contingente, inesorabilmente gli propinava per cena pastina in brodo.
    Un’aggravante di questa abitudine, che già di per se stessa si configurava ai miei occhi come ipotesi di reato, era la circostanza che tale austera refezione veniva consumata alle 18,30, fatto quest’ultimo che già aveva espletato effetti lesivi della mia immagine di nuora allorché, in una tiepida sera di maggio- mentre mi godevo in giardino l’ultimo sole- avevo risposto al “vieni a mangiare” di mia suocera con un “grazie, signora, ma non faccio mai merenda” che, pur scevro da ogni intenzionale intento di sarcasmo (ve lo giuro!) era stato accolto come un proditorio atto d’insubordinazione.
    Ma lasciamo stare queste divagazioni e torniamo ai miei esordi coniugalculinari.
    Come già in altre occasioni vi ho raccontato, all’epoca, da ex single, finalmente fornita di una cavia stabile cui sottoporre i miei esperimenti alimentari, razziavo in edicola riviste di cucina (Cucina Italiana fissa, più varie altre avventizie) e selezionavo le ricette a mio avviso più entusiasmanti nonché di rapida esecuzione, visto il poco tempo libero concessomi dal lavoro.
    E fu così che una sera, su una tavola apparecchiata nei toni del lilla, con cristalli e argenti che scintillavano al lume di candele-infilate in un centrotavola di ortensie -comparve, nelle preziose tazze da consommè del servizio buono (forse non erano proprio adatte, ma volevo tanto usarle!) un potage in sfumatura di colore intonata all’insieme. Per secondo c’erano sogliole alla mugnaia su un piatto guarnito con fiori lilla di erba cipollina, il contorno era radicchio di Treviso ed il dessert gelato di mirtilli. FA VO LO SO (pensavo)!
    La messa in scena aveva già un po’ turbato il tapino che, con il suo pragmatismo, avrebbe tranquillamente cenato in cucina, sulle tovagliette all’americana, ma la sua espressione, inizialmente solo perplessa, si sgretolò in una smorfia di pura angoscia alla prima cucchiaiata di crema.
    Non ricordo esattamente la ricetta (ma se qualcuno proprio la volesse posso cercarla, era su Cucina Italiana del 1971, aveva come ingredienti base barbabietole rosse e yogurt e non posso, a distanza di tempo, assicurarvi che il mio trovarla gustosa non sia stata solo una forma di legittima difesa.
    Posso solo assicurarvi che il mio delitto di “Lesa pastina”fu atrocemente punito.
    Infatti, non solo ne fu riportato uno sconsolato e disgustato resoconto alla mia inorridita suocera, che notò immediatamente un forte dimagramento nell’adorato figliuolo, ma, a mio supremo disdoro, la summenzionata signora, il giorno seguente, lasciò, fuori della porta di casa nostra, alla mercé dell’occhio implacabile dei vicini, al cui ludibrio fui impietosamente esposta, un pentolino di brodo, che trovammo sullo zerbino al nostro rientro dal lavoro.
    Non c’era ancora il divorzio…ci amavamo…superammo anche questo, eppure, ancora oggi, se parlo ad Ettore della “minestrina lilla”un’ombra di panico vela il sorriso di affettuosa nostalgia e complicità che mi rivolge.

    #160130

    Gaviota…. é bellissima questa storia!!!!…

    Mi sembrava di essere lì a guardare la scena!!…

    Grazie davvero!

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    #160131

    alexanna
    Membro

    😆 😆 😆 😆 😆

    ragazze ora sentite la mia

    Rientro dal viaggio di nozze , primo pranzo in casa nostra
    tra un cosa faccio ….un cosa non faccio
    Decido di fare una cosa semplice, normale, casalinga dopo tutti questi giorni di ristorante ce ne era proprio il desiderio
    Decido di fare una cosa non impegnativa, dato che emotiva come ero sarei riuscita a bruciare anche un brodo. ( lo sono ancora, ma in forma molto molto molto minore, diciamo che allora ero 10 ora sono 1) … e decisi di fare una bella pasta e patate.
    Ora non ricordo più quale fu il motivo per il quale non scelsi un brodo o un minestrone o una pasta e fagioli o una semplice salsa, sono passati 30 anni .
    Per secondo feci delle semplici cotolette di pollo e lattuga per contorno.

    Allora il formaggio ce l’ho , il sedano pure, le carote anche, la cipolla è qui .. che mi manca?
    Ah si le patate e mò quante ne metto ?
    2? Naaaa sono poche
    4? Naaa son sempre poche e se poi ha fame ?
    Ok raddoppio e ne metto anche due per la pentola ( chissà perché 2 per la pentola )
    Insomma per farla breve erano 10 patate facendo un rapido calcolo …
    una patata normale minimo pesa 200 g …200×10= 2 kl di patate …
    Tutta soddisfatta pelo e metto cuocere tutto insieme.
    Intanto faccio le cotolette di petto di pollo
    2 ? naaaaa….. e se poi vuole fare il bis?…ok ne faccio 4.
    Fortunatamente il cespo d’insalata era bello grande quindi decisi di farne uno solo

    Si avvicinava l’ora del ritorno e quindi si avvicinava anche l’ora di buttare la pasta , acqua sul fuoco che bolliva . Prendo la pasta …pacco di pasta mista ( per chi non la conosce è un tipo di pasta che si vende a Napoli ed è composta da tantissimi tipi di pasta spezzata che va dagli spaghetti, alle linguine, alle farfalle, agli stortarielli, insomma è un formato particolare che ha anche un’altra particolarità, che dirò dopo)
    Prendo il pacco ed incomincio a buttare prima metà , subito ci ripenso e butto ancora la metà della metà, poi guardo il pacco e mi dico “ora butto anche questi due …così per sicurezza”
    Insomma buttai mezzo chilo di pasta mista che ha per particolarità di crescere….. tanto ma tanto tanto tanto.
    Se normalmente per una persona si buttano 100g di spaghetti con questo formato di pasta se ne devono buttare 50 g al max e con 50 g fai un piatto bello abbondante ( paste buona per la dieta inganna molto la vista)
    A metà cottura della pasta la scolo e doveva buttarla nella pentola con le patate ovviamente il tutto non entrava
    Prendo la pentola più grande che avevo , quella enorme che una volta si compravano nel corredo e grande abbastanza per cucinare e soddisfare un campeggio intero
    Ci butto le patate e poi la pasta dentro e faccio stufare chiudendo su il coperchio
    Guardo il tutto e finalmente mi rendo conto che forse era un po’ troppo … ma ormai era fatta
    Toc toc…. arriva il maritino bacino, complimento, abbraccio e contemporaneamente , la sua mano che si allunga ad alzare il coperchio della pentola .
    Uno sguardo e via velocemente, senza dire nulla si avvia velocemente verso l’uscio di casa , apre l’uscio ed incomincia a fischiare mentre con un braccio faceva il classico gesto che fa il vigile sulla strada che invita gli automobilisti ad andare più velocemente
    A:” prego ..prego avanti …entrate ..entrate !!”
    Io: “ hai invitato gente?”
    A” Ioooo ? … tu hai invitato gente …”
    Io ancora testarda :” perché è troppo?”
    A:”naaa… vedrai che in una settimana ce la faremo?”
    Mangiammo due giorni pasta e patate ed il resto lo buttai
    Il primo regalo che mi fece, due giorni dopo, fu una bilancia per cucina …chissà perché….

    #160132
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    Alexanna 😆 😆 😆 😆

    Booooooooooooona la pasta mista!
    A proposito della pentola enorme io ne avevo una che tutti i miei vicini di casa ed amici chiamavano “il Cannibale” perchè ricordava le dimensioni di quelle che, nelle vignette umoristiche, i cannibali adoperano per far bollire due esploratori.
    Ogni tanto qualcuno bussava alla porta: “scusa mi puoi prestare il Cannibale?”

    #160133

    betta
    Membro

    Ciao carissime,
    mi state facendo morire dal ridere, continuate a raccontare le vs funny disavveture in cucina !!
    Lo sapete che si potrebbe scrivere un bel libro con tutte le ns chiacchere e racconti, e ricette !!?
    Continuate ancora voglio leggere piu` storie di vita !!
    Pleaseeeee.. [smilie=011.gif]

    #160134
    paula
    paula
    Partecipante

    bellissime le vostre storie 😆
    Vi racconto la mia che al contrario di voi era troppo poco
    appena tornati dal viaggio di nozze per cena 4 fettine di arista di maiale con sopra delle sottilette,pronti per andare a cena ora tipica del nord arriva un amico di mio marito,mi ricordo ancora benissimo il suo sguardo quando a visto quella padellina con dentro quella carne così pallida e così poca, era abituato vedere mio marito mangiare delle “cofane “di pasta,siamo presto ritornati alle vecchie abitudini (purtroppo 😥 per me)

    #160135

    alexanna
    Membro

    @betta wrote:

    Ciao carissime,
    mi state facendo morire dal ridere, continuate a raccontare le vs funny disavveture in cucina !!
    Lo sapete che si potrebbe scrivere un bel libro con tutte le ns chiacchere e racconti, e ricette !!?
    Continuate ancora voglio leggere piu` storie di vita !!
    Pleaseeeee.. [smilie=011.gif]

    ah vuoi sapere di più?…
    ok ti racconto come sistemare un marito che qualsiasi cosa fai quello della mamma è sempre più buono, me lo ha fatto ricordare gaviota.

    Primi anni di matrimonio io mi uccidevo per preparare cose buone, cotte ottimamente e rispondenti alla cultura culinaria napoletana , libri su libri, ricordi di infanzia, ricette della nonna , ho dato fondo a tutto ciò che er apossibile….ma per quanto facessi per quanto mi uccidessi mancava sempre qualcosa e il sapore non era mai all’altezza di quello della mamma

    Gli amici dicevano è buonissimo… marò e come cucini bene, ma mio marito non sembrava mai soddisfatto al cento per cento, trovava sempre il difettuccio.
    Dopo 4 o 5 anni di matrimonio già con due bimbi piccoli, mi ero un po’ scocciata della cosa.

    Uhm … tu così fai?
    Ok …ora ti sistemo io

    Invitai la madre a casa mia e le dissi con il cuore in mano ,
    “me lo fai un piacere? mi passi qualche ricetta non riesco mai ad essere alla tua altezza , anzi fai così per una settimana vieni a cucinare tu così lo facciamo contento.
    Ne và della serenità del nostro matrimonio!!!”.
    Oddio! la feci un po’ più grave di quanto fosse realmente, lui era contento della mia cucina solo che non la trovava perfetta come quella della madre

    Non vi dico come gongolava mia suocera , si schermiva ma era soddisfattissima ,
    SUOCERA:”Anzi! -mi disse lei per aiutarmi ( la buon anima ma come era generosa!) 🙄 – facciamo così, io cucino e non gli diciamo niente, gli diciamo che l’hai fatta tu!”
    Non era soddisfatta della vittoria, la voleva portare fino in fondo …. 😥
    La differenza tra le due cucine c’era ed era notevole

    Già….ma io sapevo come cucinava mia suocera ….. ehm… lei e la cucina erano due nemici acerrimi…. Ghghghghghh

    Mio suocero, da ex marinaio, non era male in cucina , ma mia suocera era la negazione in persona.

    Per prima cosa fece una “genovese” con due cipolle e mezzo litro di acqua
    Mica fece la genovese ….Fece il brodo di genovese…. Ghghghghg

    Lo presentai soddisfattissima a tavola a mio marito quando arrivò dal lavoro …
    Mia suocera , appena arrivò Alex , subito disse
    “Guarda cosa ti ha fatto tua moglie! La genovese!”
    Mio marito, si sedette a tavola, guardò quelle cipolle galleggianti nel brodo , assaggiò, alzò la testa non disse nulla, ma mi guardò come se avesse voluto uccidermi.
    Stava per aprire bocca ma prima che commentasse una qualsiasi cosa
    Io aggiunsi di botto:

    “Tua madre è troppo buona , oggi ha cucinato lei! Voleva fare passare questa bontà come mia ….
    Non è giusto! Poi lei andrà via ed io come faccio a replicare la sua splendida cucina!
    Ha promesso di cucinare tutta la settimana che rimarrà qui!
    Almeno per una settimana sarai soddisfatto del cibo che mangerai!
    Ora mi sto scrivendo tutte le ricette , vedi? sono tutte su questi fogliettini , – sventolai sotto il suo naso una decina di foglietti volanti- così quando andrà via, le farò…. uguali uguali!!!!!”

    L’espressione degli occhi di mio marito passarono dalla ira furiosa… alla disperazione più nera e si rimise a mangiare in silenzio.

    “Com’è? Ti piace? è buono” chiedeva la madre ogni 2 secondi, cioè ogni cucchiaio che portava alla bocca
    “Si!….Ottimo ! ….Buonissimo!” rispondeva laconico e disperato mio marito

    Mangiava controvoglia ed a stento finì il piatto

    La sera nella nostra stanza mi disse
    A:“Ti chiedo scusa ! Non ricordavo più la cucina di mia madre! Ti prego non farla cucinare domani!”
    Io:“Non posso ormai tua madre è galvanizzata, da oggi pomeriggio, sta già pensando a cosa cucinerà domani!!! Sta settimana ti tocca! E poi …. è la cucina di tua madre che è tanto buona!!!”
    A:“Ok va bene! Me lo merito , sarà una settimana di passione! Però una promessa me la puoi fare !”
    Io:“Quale? ”
    A:“Quando se ne andrà!”
    Io:“dimmi se posso!”
    Non aveva il coraggio di dirmelo .
    A:“Butta tutti i fogliettini con le ricette di mia madre e torni a cucinare come sai fare tu !!!! Ti pregoooooooooo !!!!”
    Io:”Vedremo!!!”
    Fu una settimana terribile culinariamente parlando
    Quando andò via … sventolando i fogliettini … dissi a mio marito
    “Che dici ? Da oggi in poi , cucino come so cucinare io, oppure uso le ricette di tua madre??
    A:” Se ti permetti di fare quelle di mia madre chiedo il divorzio!!!!”

    Ghghghggh…. mai più avuto commenti negativi gratuiti sulla mia cucina … ghghghghhghgh

    #160136
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆

    #160137
    gaviota argentea
    gaviota argentea
    Partecipante

    Continuiamo a farci del amle?
    Questa è solo di qualche mese fa.

    Sulle orme del dottor Doolittle

    ve lo ricordate il film? Non la grossolana farsa con Eddie Murphy, ma quello dal raffinato humor inglese con Rex Harrison, un simpaticissimo musical fine anni sessanta in cui un veterinario parte alla ventura alla ricerca del mitico “Gasteropodone Rosa”.
    A parte il fatto che avrei anch’io tanta voglia di fuggire l’umano consorzio alla ricerca di esseri mitici, non m’è servito andar poi tanto lontano per emulare il favoloso dottore.
    Io sono semplicemente entrata in un negozio di specialità, nel corso della mia ultima puntata a Napoli, ed ho fatto mio un pacco di lumaconi Setaro. Erano lumaconi di notevole stazza …”almeno così non mi devo impazzire a ficcarci dentro il ripieno col cucchiaino della bambola!” ho pensato.
    Poi, confesso, ho dimenticato il pacco nel ripostiglio/dispensa per un po’, avevo comprato anche i paccheri ed ho usato quelli.
    Finché una sera , stanca morta per mille altre vicissitudini, a tarda ora mi decido a preparare i cospicui gasteropodi in vista di un pranzo con ospiti per il giorno successivo, domenica.
    Penso tra me che domani terminerò la cottura ma intanto mi “avvantaggio”e spero soprattutto di far bella figura con la mia ospite, una che di cucina non si interessa più di tanto (…anzi molto meno!) ma è ipercritica ed io voglio “epater la bourgeoise”
    Ho appena cucinato dei carciofi, decido di usarli per il ripieno e comincio a preparare la besciamella mentre faccio bollire l’acqua per dare una prima scottata alla pasta…
    D’accordo, solo una scottata, ma, dopo pochi minuti, guardo nella pentola e mi par d’essere stata proiettata in un film dell’orrore, di quelli, per intenderci con i maxibaccelli provenienti dallo spazio che si sviluppano alla velocità della luce. Le dimensioni dei lumaconi stanno divenendo inquietanti. Io poi, stupidamente non li ho pesati, come faccio di solito con la pasta per regolarmi, ma contati, non ricordo se 4 o 5 a testa …solo che non avevo previsto un indice auxologico di tale livello. Prima che le mostruose entità trabocchino dalla pur capace pentola provvedo a scolare la pasta. Quando verso su un vassoio il contenuto dello scolapasta i lumaconi son ancora così crudi che tintinnano, urtando contro la ceramica e persino il mio occhio inesperto, passando dalla ciotola del ripieno alla sterminata distesa di maccheroni, grandi ciascuno più o meno …che so …diciamo come il piede della statua crisoelefantina di Zeus a Olimpia, una delle famose sette meraviglie del mondo antico… il mio occhio dicevo non può non cogliere la sperequazione tra la pur non modesta quantità del ripieno e le voragini beanti in attesa di fagocitare il composto di carciofi, besciamella, prosciutto e mozzarella.
    Votata al sacrificio, unisco al miscuglio anche la besciamella che avevo tenuto da parte per nappare la preparazione – una goccia nell’oceano -e inizio a riempire quelli che sembran quasi i gusci delle conchiglie che, per restare in tema cinematografico, si vedevano nei vecchi films di genere “tropicale”in mano a bronzei indigeni, che li usavano come trombe sullo sfondo di infuocati tramonti tra le palme.
    Consapevole dell’inadeguatezza dell’aggiunta, frugo nei meandri del frigo e immolo all’insaziabile pasta zoomorfa un avanzo di ricotta, ulteriori dadini di prosciutto e mozzarella…e qualche lacrima di sconforto e di stanchezza che non riesco a reprimere.
    La prima cucchiaiata di ripieno scompare nella spalancata cavità del primo gasteropodone …e precipita giù…solo dopo qualche secondo si sente il tonfo che fa intendere che il composto è arrivato fino in fondo. Nel mio sconforto son stata facile profeta…nemmeno metà dei lumaconi riesco a riempire…be’ proprio riempire no ma insomma…del resto non ce ne starebbero di più nell’elegante pirofila che intendo usare. E allora il resto dei “mostri” viene cacciato in un contenitore sottovuoto, mio marito dice che li mangeremo noi con il ragù , per conto mio avrei dato loro immediata sepoltura nella pattumiera…li aborro!
    Continuo la preparazione dicendomi che, in caso di fallimento totale domani preparerò delle tagliatelle con il ragù che ho fatto oggi pomeriggio.
    Cuocio una nuova dose di besciamella e la verso sulla pasta… con un risucchio vorticoso la vellutata salsa scompare all’interno dei lumaconi, rigidi e impettiti, anzi, come avrebbe detto la tata “tosti e tesi”, che così, tutti allineati in cerchio nella pirofila, fanno quasi pensare a menhir o megaliti, insomma uno Stonehenge in sedicesimo.
    Basta, non sto a tediarvi ancora a lungo: per farla breve ho dovuto ricorrere a espedienti d’ogni genere, più o meno riferibili e leciti per portare a cottura i riottosi gasteropodi, soffocandoli con successive aggiunte di besciamella allungata con brodo, panna …ho cercato di finirli affogandoli nel latte…vabbe’ che la pasta deve essere al dente…ma mica deve spezzarti i denti.
    Alla fine son risultati passabilmente cotti…le dimensioni erano quelli della conchiglia botticelliana da cui nasce Venere…due a testa erano una dose assolutamente da abbuffata… il freezer ha accolto, pietoso tutti i superstiti…chissà se mai rivedranno la luce!

    #160138

    alexanna
    Membro

    gaviota…. li conosco quei conchiglioni

    😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆
    sto piangendo …..
    😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆

    #160139

    Tutte belle queste storie…. ne verranno fuori altre….

    un omaggio a Gaviota:

    Baci!

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